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LA CARA E VECCHIA ESTATE AZZORRIANA

Dopo la breve, ma intensa sfuriata calda della settimana scorsa, durante la quale, sul nord-Italia, si è giunti a registrare valori termici diffusamente e agevolmente superiori a 30°C, specie nelle zone pianeggianti, il progressivo avvicendamento delle spire depressionarie della semi-permanente d’Islanda verso il Regno Unito ha di fatto attivato un graduale rinforzo delle velocità zonali sull’ovest europeo, che è tornato quindi a respirare masse d’aria sensibilmente più fresche, di matrice oceanica.

Un cambio circolatorio che si è fatto sentire anche sulla nostra regione, non solo per la tanto sensibile, quanto provvidenziale flessione delle temperature, ma anche per l’insorgenza lungo alcune delle zone costiere comprese tra il savonese e lo spezzino della assai nota macaia; macaia che, tuttavia, nella maggior parte dei casi, difficilmente ha avuto successo nell’attardarsi oltre le prime ore diurne, letteralmente “uccisa” da un soleggiamento ormai giunto, per questioni di calendario, ai massimi livelli di incisività.

Ma i modelli sembrano non avere dubbi: mentre le regioni oltralpe rimarranno terra di conquista da parte di reiterati impulsi perturbati provenienti dall’Oceano Atlantico, stabilità atmosferica e calura moderata [(+14/+16°C i valori di riferimento a 850 hpa (1500 m circa)], con tutta probabilità saranno gli ingredienti chiave di questa prima decade di Luglio sull’Italia settentrionale e sulla Liguria. Gli unici disturbi, come da prassi nel periodo dell’anno in questione, potranno eventualmente provenire dalle zone alpino-appenniniche, per la consueta attività termo-convettiva.

Insomma, un’Estate azzoriana in piena regola, quella che va prospettandosi per i prossimi giorni, senza particolari eccessi, che sicuramente strizzerà l’occhio agli amanti dell’ombrellone e della sabbia, della montagna e del trekking, e che, soprattutto, farà dormire durante la notte.