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Associazione Culturale Ligure di Meteorologia

Metamorfismo

Insieme di processi che portano a variazioni di struttura della neve dopo la sua caduta al suolo.

In presenza di gradienti termici molto ridotti si verifica il metamorfismo da equitemperatura: l’acqua che compone i cristalli tende a migrare dalle parti convesse a quelle concave, dando ad essi un aspetto tondeggiante.

Quando dagli strati relativamente più caldi e profondi l’aria sale e, raffreddandosi, deposita l’acqua sulle pareti dei cristalli incontrati si ha il metamorfismo da gradiente termico.

La velocità e l’intensità del fenomeno sono direttamente proporzionali al gradiente termico stesso.

Questo fenomeno dà origine a cristalli a facce piane, talora striate, che possono raggiungere dimensioni di parecchi millimetri ed è responsabile anche della formazione della brina di profondità.

Il metamorfismo da fusione si verifica in presenza di temperature del manto nevoso prossime a 0°C e di apporti esterni di calore: si viene così a creare acqua libera che per effetto della gravità tende a scendere interessando gli strati sottostanti.

Il successivo raffreddamento del manto nevoso o di parte di esso causa il rigelo dell’acqua di percolazione.

Questo fenomeno può dare origine a strati compatti per effetto del rinsaldamento dei legami esistenti fra i singoli grani.

Per metamorfismo distruttivo si intende la fase iniziale del metamorfismo da equitemperatura.

Metamorfismo costruttivo è un termine equivalente, nei risultati, al metamorfismo da gradiente di temperatura e viene così chiamato perchè partendo da forme relativamente semplici i cristalli assumono forme più complesse.

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