Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Peggioramento old style, anatomia di un fronte da ovest

wind10mz1_web_24Dalla serata odierna un intenso sistema perturbato interesserà il nord Italia e quindi la nostra regione attraversandolo in toto entro la mattinata di martedì.

Negli ultimi mesi  e anni siamo stati abituati ad essere interessati da peggioramenti  soprattutto di stampo meridiano con poca propensione da parte dei fronti di evolvere verso levante, ma con tendenza a “scavare” terreno sempre più verso sud generando richiami di aria calda profondissimi e persistenti (scorso autunno) o sprofondando direttamente sul meridione italiano aumentando la media pluviometrica di zone non abituate a certi quantitativi di precipitazioni (inverno appena passato).

Il fronte che interesserà la nostra regione avrà la peculiarità di essere il “classico fronte da ovest”, studiamo insieme come poterlo riconoscere. Inanzitutto questo tipo di fronte è solitamente abbastanza rapido in grado di produrre precipitazioni anche molto intense ma difficilmente persistenti sulle medesime zone. Si manifesta con un richiamo sciroccale (da sud est) caldo umido nella sua parte prefrontale, la prima rotazione dei venti avviene dopo il transito frontale che è costituito da una linea di temporali in moto verso est. Passata la sfuriata temporalesca il vento infatti ruota da libeccio (sw) presentando la classica instabilità post frontale a macchia di leopardo costituita da brevi rovesci e temporali, a chiudere il ciclo interviene l’w/nw che segna il definitivo allontanamento del sistema verso levante.

Analizzando quindi questo passaggio in particolare per la nostra regione possiamo notare benissimo questi 3 Step qui sopra spiegati.

Già in queste ore siamo interessati dal richiamo umido da sud est che ammassa le prime nubi più consistenti sul ponente della regione con i primi piovaschi nelle zone interne,  in nottata e nella prima parte della mattinata assisteremo al transito di un intenso cluster temporalesco che colpirà sopratutto il tratto di regione che andrà da Varazze al Tigullio, questo a causa di una convergenza mobile tra lo scirocco che soffierà sulla Liguria di levante e il nord sul savonese,  nel pomeriggio avremo la rotazione dei venti da sw con instabilità residua fino alla mattinata di martedì sullo spezzino e sul genovese orientale,  essa si manifesterà con fenomeni di stau e ancora qualche colpo di tuono. Da martedì pomeriggio l asse frontale sarà completamento evoluto verso est e la nostra regione verrà interessate da blande correnti nord occidentali con il cielo che rasserenerá in maniera definitiva.

La speranza per il futuro è quella di un ritorno a situazioni di getto zonale predominante, grazie al quale potremo assistere sempre più spesso a passaggi di questo tipo, che sono si molti intensi ma anche molto mobili, riducendo così il rischio di alluvioni e smottamenti che purtroppo con troppa frequenza stanno martoriando la nostra regione nel periodo autunnale da qualche anno a questa parte.