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PERCHE’ LE PIANTE FIORISCONO PRIMA

Perché le piante fioriscono prima a causa del clima che cambia.

I processi biologici che portano alla fioritura anticipata delle piante in seguito al riscaldamento globale sono differenti da quelli che la innescano normalmente. La scoperta potrebbe aiutare ad arginare le conseguenze negative sulle coltivazioni di questo fenomeno.

Un nuovo meccanismo che permette alle piante di regolare la loro fioritura in risposta a temperature elevate è stato individuato da un gruppo di ricercatori della Monash University a Clayton, in Australia, che firmano un articolo su “Nature Plants”.La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di una tecnologia che permetta di controllare la risposta fisiologica delle piante ai cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti. Un cambiamento nei tempi di fioritura e di crescita delle foglie può infatti provocare degli effetti a catena – dall’impollinazione al cambiamento delle abitudini degli uccelli migratori – che a loro volta si ripercuoterebbero sia sullo stato dell’ambiente naturale, sia sull’ecologia dei campi coltivati.

Negli ultimi dieci anni sono stati già scoperti diversi geni coinvolti nella fioritura, ma non era stato chiarito il meccanismo con cui operano.

Ora, grazie a esperimenti genetici condotti su Arabidopsis thaliana, e allo sviluppo di sofisticati modelli computazionali, Sureshkumar Balasubramanian e colleghi hanno scoperto che le alte temperature inducono la fioritura attraverso la mancata repressione di un gene, FML (Flowering locus M) in seguito alla degradazione di un filamento di RNA messaggero legata appunto all’alta temperatura. In particolare, entrano in azione due processi cellulari che riducono i livelli di una proteina che normalmente impedisce la fioritura, permettendo così alle piante di produrre fiori in risposta alla temperatura elevata. ”

I ricercatori hanno anche scoperto che uno dei principali fattori ritenuti responsabili della fioritura, PIF4 (Phytochrome interactin factor 4), sembra invece avere un ruolo secondario nella fioritura precoce indotta dalle alte temperature, modulando piuttosto la sua azione sulla durata e l’intensità della luce.

“Dato che i meccanismi fondamentali coinvolti sono presenti in tutti gli organismi, speriamo di riuscire a trasferire questa conoscenza alle piante coltivate, con possibilità molto promettenti per l’agricoltura”, ha detto Balasubramanian.

Fonte: lescienze.it