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L’INCOGNITA DI UNA NUOVA PERTURBAZIONE SUL MEDITERRANEO ENTRO VENERDI’ 18 E SABATO 19 AGOSTO

L’impulso d’aria instabile che ci lasciamo alle spalle, porta con sè un ribasso deciso delle temperature anche sulla nostra regione. Gli apporti di pioggia sono stati distribuiti in modo assai irregolare e sono stati molti i settori che hanno dovuto fare i conti con un passaggio totalmente avaro di precipitazioni; tra le arre più penalizzate l’imperiese, il savonese ed il Genovese, mentre precipitazioni più consistenti hanno interessato i settori di medio levante. A livello sinottico la nuova perturbazione ha portato una profonda modifica negli assetti delle figure di alta e di bassa pressione sull’Europa, laddove ritroviamo un ribasso deciso del fronte polare con una massa d’aria fredda che in queste ore sprofonda sino ai settori meridionali del nostro Paese, interrompendo in maniera abbastanza brusca l’ondata di calore che ci ha interessati in queste settimane.

Volgendo lo sguardo al MEDIO TERMINE, un nuovo attacco all’estate compare dai modelli nel range temporale compreso tra venerdì 18 e domenica 20 agosto; il periodo è ormai “maturo” a sufficienza da ospitare le prime circolazioni depressionarie spazzacalura che segnano l’inizio del declino estivo che a piccoli passi ci traghetterà verso la stagione autunnale.

La nuova perturbazione, sfruttando un canale lasciato aperto dalla posizione defilata dell’anticiclone delle Azzorre, si porterebbe molto rapidamente dalle medie latitudini dell’oceano Atlantico sino al golfo di Biscaglia, dando poi luogo ad un cambiamento del tempo anche sul nostro Paese. Al momento restano da stabilire le modalità con le quali tale passaggio riuscirebbe a farsi strada sul Mediterraneo, le soluzioni proposte dai modelli sono sostanzialmente tre;

– la prima soluzione terrebbe conto di una maggior invadenza dell’anticiclone delle Azzorre su Francia e soprattutto Penisola Iberica. L’impulso perturbato potrebbe così seguire una traiettoria più orientale, andando a collocare il proprio asse sui settori centro-est europei e pertanto coinvolgendo con maggior decisione le regioni di nord-est ed i versanti adriatici.

– la seconda soluzione, in virtù della posizione più defilata assunta dall’anticiclone delle Azzorre sull’ovest Europa, agevolerebbe una migliore penetrazione dell’impulso instabile sul Mediterraneo. In tal modo l’instabilità potrebbe guadagnare in modo più deciso anche i settori tirrenici e le regioni di nord-ovest con un nuovo apporto di pioggia.

– la terza soluzione, quella proposta dal modello europeo, prevede un passaggio “alto”, con un coinvolgimento marginale delle regioni alpine e prealpine ed una prosecuzione del periodo anticiclonico sul Mediterraneo.

Allo stato attuale, la linea di tendenza rimane ancora abbastanza incerta, devono essere ancora stabilite le modalità di accesso della nuova depressione sul Mediterraneo, dettaglio utile a stabilire quali aree del Paese resteranno “in ombra” dalle nuove precipitazioni e quali invece dovranno fare i conti con nuovi temporali. Resta infine da stabilire l’effettiva penetrazione del sistema perturbato sul nostro territorio e quindi la veridicità di una previsione ancora privata di alcuni tasselli fondamentali.