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ALISEI

Venti costanti che spirano con particolare regolarità sugli oceani. Nel nostro emisfero gli alisei provengono sempre da nord-est, nell’emisfero australe da sud-est. Si possono incontrare solo in una fascia compresa tra i 30° di Lat. N. ed i 30° di Lat. S.
Famosi quelli che interessano l’Atlantico tropicale che permisero a Cristoforo Colombo la traversata dalle coste africane ai Caraibi.

Gli alisei sono venti secchi, anche quando soffiano sull’oceano, perché hanno origine in aree anticicloniche, per cui solitamente determinano cielo limpido.

La velocità degli alisei si aggira intorno ai 20 km/h.

Gli alisei sono importantissimi anche per la pesca, infatti quando spirano da terra (cioè sulle coste occidentali dei continenti) spingono le masse oceaniche superficiali verso ovest, le quali vengono rimpiazzate da acque profonde più ricche di nutrienti alla base della catena alimentare marina. Questo fenomeno è noto come upwelling e crea zone molto ricche di pesce, le aree dove queste correnti di upwelling (corrente delle Canarie, corrente del Benguela, corrente della California, corrente del Peru) si originano dagli alisei sono molto vaste e ampiamente utilizzate per la pesca commerciale.

Gli alisei influenzano molto i climi dei tropici, le zone (coste tropicali occidentali) dove spirano gli alisei di terra sono molto aride (es. deserto del Namib) perché contengono aria secca, viceversa nelle zone dove spirano gli alisei di mare (coste tropicali orientali) si hanno climi umidi perché sono ricchi di vapore acqueo.

Nella moderna lingua inglese sono chiamati trade winds, cioè venti del commercio, tuttavia l’origine della parola è molto diversa. Deriva dalla forma antica tread che significava sentiero, riferendosi appunto al fatto che questi venti soffiano sempre secondo una direzione ben precisa, quasi a tracciare un sentiero o percorso nel mare che era facile da seguire per le imbarcazioni a vela del tempo.