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Apocalisse notturna, tutto maledettamente previsto!

Apocalisse notturna su Genova e gran parte del genovesato… Bisagno e Fereggiano ad un palmo dall’esondazione, rii secondari che invadono le strade dei soliti quartieri genovesi, Carpi e forse anche lo Scrivia che esondano a Montoggio, nuovamente in ginocchio, e torrente Lavagna che esonda a Carasco…

E’ questo il primo bilancio di quello che, purtroppo, si è materializzato nel corso della notte, un autentico temporale autorigenerante, frutto ormai di quella temibile convergenza tra Scirocco e Tramontana che molti modelli avevano fiutato da tempo, confermata anche dagli aggiornamenti serali.

Colpite, dunque, e messe a durissima prova la val Bisagno e la valle del Fereggiano, ma anche tutto l’entroterra genovese. Accumuli pesantissimi questa notte che oscillano fra 150 e 200 millimetri non solo sulle due valli genovesi sopracitate ma anche in alta valle Scrivia, in val Trebbia e in alcune zone della Valfontanabuona e che sono andati ad aggiungersi alla pioggia, già copiosa, caduta il giorno precedente.

Le condizioni meteo attuali “regalano” ancora residua instabilità sul settore centro-orientale della regione, soprattutto nelle zone interne e appare ancora evidente come la spinta sciroccale da sud-est sia stata importante ed efficace con le temperature che hanno raggiunto e superato, lungo la riviera di levante, la soglia dei 23 gradi, con picchi di oltre 24/25 gradi sull’estremo spezzino.

Un’altra terribile giornata in cui Montoggio rivive il dramma e la devastazione di appena un anno fa e Genova l’incubo di un’esondazione arrivata ad un solo soffio dal replicare ciò che ormai sta diventando consuetudine.

La giornata, dal punto di vista meteorologico, trascorrerà con condizioni spiccatamente variabili, decisamente migliori rispetto alle ultime 24 ore, sebbene potranno non mancare alcuni momenti di instabilità associati a piovaschi mediamente organizzati soprattutto sul settore centro-orientale della regione in un lento ma graduale miglioramento.

Occhi puntati, invece, alle nuove emissioni dei modelli matematici che intravedono un nuovo affondo depressionario tra mercoledì e giovedì, dalle caratteristiche simili ma di contorni ancora da definire, ma, se confermato, potenzialmente ancor più pericoloso vista l’ingente quantità di acqua riversatasi sui torrenti e sui versanti dei bacini più esposti in queste ultime ore.

Buongiorno Liguria!