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ALLE PORTE UN PRIMO, SONORO CEFFONE ALLA STAGIONE

Sconquasso circolatorio atteso sul nord-Italia per il fine settimana, ad opera di una vasta figura di bassa pressione proveniente dall’Atlantico.

Da ormai quasi una settimana il bacino del Mediterraneo ristagna sotto i bollori di un esteso promontorio anticiclonico di estrazione sub-tropicale continentale, “contaminato” alle quote superiori da masse d’aria piuttosto umida ed altrettanto calda, di matrice oceanica.

Notevoli i risvolti termici al livello del suolo in tutta l’area occidentale del Mediterraneo, a partire dalla Francia, dove non si contano i record storici di caldo battuti (+42°C a Parigi), passando per l’Olanda, il Belgio e la Germania, fino ad arrivare al Regno Unito, che ha visto la colonnina di mercurio spingersi ben oltre la già ragguardevole soglia di +37/+38°C.

Temperature eccezionali si sono registrate anche in Italia, con punte localmente superiori a +40°C nelle aree interne del centro-nord, fino a +38/+39°C nei fondovalle orientali della nostra Liguria, +36/+37°C sulle coste spezzine e +33/+34°C tra Savona e Genova. Molto caldo anche in montagna, ove i termometri hanno abbondantemente superato i +20°C al di sopra dei 1800/2000 metri di quota e lo zero termico si è spinto oltre i 4600/4800 metri.

Uno scenario, insomma, tutt’altro che ordinario.

Ma le cose stanno per cambiare. Il vigoroso rinforzo delle correnti zonali in uscita dagli States, a partire dalla giornata di domani, inizierà ad operare un’azione di strozzatura di detta figura di alta pressione, che nel fine settimana andrà ad isolarsi sulla Scandinavia, dove recherà un’altra storica ondata di calore. Contestualmente, un furente flusso di correnti oceaniche irromperà violentemente sul rovente bacino del Mediterraneo.

Non si tratterà del solito “break” estivo ad opera del fortunato cavetto d’onda riuscito a violare l’egida altopressoria. La modellistica numerica va mostrando quello che sarà un vero e proprio sconquasso circolatorio, ad opera di una vasta saccatura, alimentata da aria molto fresca per il periodo, di matrice polare-marittima.

La prima fase si aprirà nella giornata di sabato. Con l’approssimarsi sull’ovest europeo di detta figura di bassa pressione, la nostra regione verrà investita da un profondo richiamo sciroccale, foriero di molte nubi e dei primi, puntuali episodi di instabilità, anche a sfondo temporalesco, in un contesto, tuttavia, ancora piuttosto caldo.

La seconda fase giungerà nella tarda serata di sabato e si prolungherà fino grossomodo alla tarda mattinata di domenica. Il cuore “freddo” del vasto sistema depressionario irromperà con veemenza sulle calde acque del Mediterraneo, innescando una strutturata ciclo-genesi proprio in corrispondenza del golfo ligure: atteso un calo dell’altezza di geopotenziale fino quasi a 560 dam (decametri) circa alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5600 metri s.l.m.) e valori di pressione inferiori a 998/1000 mb (millibar) al livello del suolo, numeri che quasi si fatica ad osservare nelle proiezioni modellistiche del semestre freddo. Intensi temporali, anche a carattere grandinigeno, impegneranno in maniera più o meno diffusa il territorio regionale, accompagnati da improvvise raffiche di vento e fenomeni di tipo vorticoso in mare aperto (nubi a cono o vere proprie trombe marine). Non si esclude fin da ora la possibile insorgenza in questa fase di situazioni di stress di tipo idrogeologico, laddove i sistemi convettivi dovessero presentare carattere di stazionarietà.

La terza e ultima fase si schiuderà nel pomeriggio di domenica. La depressione migrerà velocemente verso est, determinando una generale attenuazione dei fenomeni che tenderanno a concentrarsi principalmente nelle zone interne. Contestualmente sui nostri lidi verranno convogliati freddi e secchi venti settentrionali, forieri di un deciso calo delle temperature, dapprima sui rilievi, poi, via via anche nei fondovalle e lungo le coste. In peggioramento le condizioni del mare, specie sul basso Ligure orientale, maggiormente esposto all’azione del Libeccio, che fin dalle prime ore della giornata soffierà veementemente, con raffiche anche superiori a 50/60 km/h.

Per un convinto miglioramento delle condizioni meteorologiche occorrerà attendere l’avvento della prossima settimana, con la progressiva espansione di un vecchio amico, l’anticiclone delle Azzorre.