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AUTUNNO VECCHIO STILE

Guardando la mappa allegata al presente articolo, relativa all’anomalia di altezza geopotenziale alla quota isobarica di 500 hPa osservata nel territorio europeo negli ultimi 10 giorni circa, ci si accorge subito che qualcosa è cambiato rispetto anche a solo qualche settimana fa. Dall’evento intenso che ha colpito, infatti, il ponente genovese il 21 ottobre scorso, abbiamo avuto situazioni su larga scala in decisa controtendenza rispetto al passato.

Se prima l’area del Mediterraneo occidentale era contraddistinta da anomalie positive piuttosto forti (in pratica pressioni più alte prolungate nel tempo), oggi, nella stessa zona, in pratica l’anomalia si è invertita quasi totalmente a favore di una ritrovata dinamicità anche nelle nostre lande. Quello che infatti è avvenuto nelle ultime settimane è stato un deciso cambiamento di pattern atmosferico. In tre parole possiamo sintetizzare questo concetto con una semplice esclamazione: è iniziato l’autunno! Come era preventivabile, infatti, con il rinforzo fisiologico del vortice polare e il conseguente abbassamento di latitudine del getto in uscita dagli States, la Liguria, ma un pò tutto il Paese, ha avuto a che fare con continui impulsi di stampo nord-atlantico.

L’anticiclone atlantico, che era solito distendersi sui paralleli inglobando la Penisola Iberica e il Mediterraneo si è ritirato più ad ovest, in aperto oceano. Il risultato finale è quello che stiamo osservando negli ultimi giorni: la pioggia è tornata a bagnare il nostro territorio, rimasto per troppo tempo a secco, anche nel mese di settembre fino alla prima metà di ottobre.

Ma la vera notizia è che anche nei prossimi giorni questo trend generale è destinato a persistere, almeno fino alla metà del mese,e probabilmente anche oltre: con il getto polare così basso di latitudine viene da sè che il Mediterraneo sarà “valvola di sfogo” di frequenti sistemi depressionari in arrivo da nord-ovest. Pare, infatti, si sia instaurato un preciso canale perturbato proveniente direttamente dalle coste nord-orientali statunitensi, le quali, tra le altre cose, stanno sperimentando e sperimenteranno anche nei prossimi giorni temperature di gran lunga più basse rispetto al periodo (in alcuni casi anche di 12-14°C).

Per concludere, vorrei porre alla vostra attenzione l’episodio di maltempo che probabilmente ci interesserà direttamente nella seconda metà della prossima settimana, il più significativo fra tutti: una forte ondulazione del getto in uscita dagli States permetterà ad una vasta saccatura colma di aria artica di puntare dritto l’Europa occidentale. Gli scenari possibili, al momento, come è normale che sia, sono diversi, anche se il segnale di fondo che ci arriva dai modelli matematici a medio-lungo termine va verso la direzione di un nuovo ed intenso peggioramento del tempo anche sulla nostra regione.

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