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CERCASI AUTUNNO LIGURE!

“C’era una volta..”

Quante volte abbiamo letto questo incipit nelle fiabe per bambini! Spesso e volentieri iniziano in questo modo per rievocare tempi che furono, che sono molto lontani dalla nostra realtà attuale. Bene, allora non credo che molti si scandalizzeranno se alle parole “c’era una volta” aggiungo “l’autunno”. Infatti, come è noto ormai a tutti, quest’anno l’Italia, ma anche, e soprattutto la nostra Liguria, sta vivendo un periodo di forte siccità, che prosegue ormai da almeno un anno. A memoria d’uomo non si ricorda un anno così privo di piogge, e se tale situazione dovesse proseguire anche nei prossimi mesi il razionamento dell’acqua, già paventato da qualcuno, non sarebbe poi così assurda come ipotesi.

I dati parlano chiaro: al momento ci sono diverse zone del Capoluogo in cui la cumulata annua (ovvero il totale delle precipitazioni caduto dal 1 Gennaio di quest’anno) non supera i 400 mm, mentre altri posti, addirittura, non vanno nemmeno oltre i 300 mm. Altrove “la musica” non cambia: solo nello Spezzino le cose vanno un po’ meglio, dove quota 500 mm è stata già superata e nelle zone interne diverse località vanno verso gli 800 mm annui. Nel Savonese, invece, solo in rari casi si è superata la soglia dei 400 mm, mentre il primato regionale della siccità spetta, come ci si poteva aspettare, all’Imperiese, dove la maggioranza delle stazioni meteo segna valori attuali inferiori ai 200 mm. Sono dati che non possono non far riflettere se si pensa, ad esempio, che la media annua di precipitazioni sul Capoluogo si aggira attorno a 1300-1400 mm, con le dovute differenze fra i quartieri situati vicino al mare (dove notoriamente piove di meno) e quelli collinari (dove, invece, piove mediamente di più). Come potete facilmente constatare anche voi, siamo ben distanti dalla media, e la tendenza meteo per i prossimi giorni non è molto incoraggiante. Si spera che da metà ottobre in poi le cose possano cambiare in positivo, almeno per limitare quelli che potranno essere i danni dovuti alla mancanza di piogge.

Le cause sono tutt’ora materiale di studio e di ricerca da parte dell’intera comunità scientifica. Il riscaldamento globale, di cui sentiamo spesso parlare anche in TV, potrebbe avere delle responsabilità, anche se ci sentiamo di escludere categoricamente che ne abbia in modo DIRETTO, e soprattutto LINEARE. Spesso si attribuisce la colpa all’aumento delle temperature globali sia quando piove troppo, sia quando piove troppo poco. Non esiste nulla di lineare in un sistema caotico, come d’altronde è quello atmosferico. Ciò che è indubbio, però, è che stiamo vivendo una fase molto particolare, come probabilmente ve ne sono state migliaia di anni fa. Quello che sembra probabile è che il riscaldamento globale, che ha subito un’accelerazione negli ultimi 30-40 anni, possa giocare un ruolo abbastanza importante su possibili modifiche alla circolazione atmosferica su scala emisferica. L’avanzamento verso latitudini superiori delle fasce tropicali con conseguente, forte riduzione della cella di Ferrel e l’amplificazione artica, fenomeno osservabile da diversi anni, e che sostanzialmente si riferisce al fatto che il trend di riscaldamento in Artico è quasi il doppio della media globale, dovuto alla riduzione dell’estensione dei ghiacci marini, ne sono due esempi pratici.