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COSA CI STA SALVANDO DA UN NUOVO 2003…

Il surplus termico europeo

E’ ormai sotto gli occhi di tutti la marcata anomalia termica che sta interessando gran parte dell’Europa centro occidentale, con temperature al di sopra delle medie stagionali e frequenti invasioni di aria calda africana. L’ultima “follia” termica, oltre ai record del sud italiano, con temperature over 45°, si è registrata pochi giorni fa nella penisola iberica con il ragguardevole valore di +32 gradi alla quota di 1500m. Cerchiamo però di capire assieme per quale motivo si è innescato questo pattern che non sembra voler mollare la presa in nessun modo.

La grande circolazione impantanata

l’anomalia termica e e pluviometrica che interessa l’Europa è da imputare alla mancanza di una corrente atlantica in grado di penetrare in maniera irruenta sul Mediterraneo. Le ssta (anomalie oceaniche di temperatura) presenti sul vicino atlantico disegnano un muro positivo a ridosso del continente. Ricordando che, ssta positive tendono a indebolire la corrente a getto mentre quelle negative tendono a rinforzarla, viene da sè immaginare come questa corrente proveniente da ovest tenda a frantumarsi e dividersi in due tronconi, proprio in concomitanza dell’Inghilterra e della penisola iberica. Un’altro segnale lampante della mancanza della jet stream oceanica è rappresentata dalla quasi totale assenza dell’anticiclone azzorriano, che può essere descritto come la massima rappresentazione della presenza di un gradiente (differenza termica e barica tra due fasce climatiche). La cartina qui sotto riportata mostra come la presenza dell’alta oceanica sia compatibile appunto con la zona di maggior velocità del getto, mentre la mancanza di tutto ciò sul Continente dà libero sfogo alle fasi meridiane, attraverso avvezioni calienti dirette sull’Europa.

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Nonostante i problemi sopra elencati, il Nord Italia,quindi anche la Liguria, non ha sperimentato ondate di caldo di lunga durata e da qui si deduce la grande differenza circolatoria con il 2003. La caduta del getto sulla penisola iberica tende infatti a far alzare la cresta all’anticiclone africano, ma la presenza di una sacca d’aria fredda sull’area artico europea è riuscita sino ad ora ad agganciare i vari cut off  (depressioni che si sono isolate dalla circolazione principale) spagnoli piegando il cuneo anticiclonico verso est e determinando sulle regioni settentrionali il passaggio di una “finta” jet stream occidentale, con annessi fenomeni temporaleschi e cali termici.

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Possiamo quindi affermare, nonostante la rilevante anomalia termica positiva sulla Liguria, di essere stati graziati da un “supplizio” ancor più tremendo, cosa invece non accaduta nell’estate innominabile.

Uno sguardo al futuro

I risvolti futuri sono molto incerti: una forte azione d’onda (ondulazione della jet stream) si propagherà nei prossimi giorni dal comparto pacifico fino al settore atlantico, andando a ledere questo delicato equilibrio che si è instaurato sul continente europeo. Tale dinamica potrà essere un arma a doppio taglio, nel caso lo scombussolamento determinasse un allontanamento della sacca fredda dall’artico europeo, l’Africa troverebbe libero sfogo anche su di noi, attraverso saccature bloccate sulla penisola iberica, non più aiutate nel loro avanzamento verso ovest; in alernativa, potremmo venire a trovarci sotto correnti relativamente più fresche settentrionali, foriera instabilità sparsa e clima vivibile.

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