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DEBOLI NEVICATE INTERESSANO LA LIGURIA

Giornata relativamente impegnativa per la nostra regione, alle prese con diffuse, ma deboli nevicate, fin sul livello del mare.

Giunti al culmine di questa spettacolare escalation atmosferica, iniziata nella giornata di domenica scorsa, con i primi fiocchi di benvenuto portati dalle gelide correnti artico-siberiane in entrata dalla porta della Bora, e passata attraverso due spettacolari nevicate, la prima su Ventimiglia, nel pomeriggio di lunedì 26, la seconda su Nervi, ieri mattina, ci troviamo ora a commentare l’arrivo di una modesta perturbazione di matrice atlantica, la cui parte più avanzata, già da qualche ora, va dispensando meteore solide su tutto il territorio regionale, con accumuli assai modesti, invero, nelle zone interne ed in prevalenza scarsi sui litorali.

Una situazione destinata a perdurare fino alla serata, quando interverrà una fase di stanca, prima di una riorganizzazione dei fenomeni nelle prime ore del mattino di domani, venerdì 2, in un contesto, tuttavia, più mite, con i fiocchi, dunque, relegati alle zone interne e alla ristretta fascia costiera compresa tra Genova e Savona.

Già nel corso del dì odierno, sui settori levantini, sarà possibile osservare i primi effetti dell’affluenza di aria via via più mite dai quadranti meridionali, attraverso un graduale aumento delle temperature, quindi del limite neve, fino a quote di media collina.

Aumento che altrove tarderà ad arrivare, complice la preminente azione della Tramontana scura, con raffiche superiori a 70/80 km/h sui crinali ed allo sbocco delle vallate più esposte. Ad ogni buon conto, lungo i litorali sarà appunto il vento il vero protagonista, che andrà ad acuire la sensazione di disagio fisiologico per freddo. Le precipitazioni nevose si manterranno per lo più deboli, con conseguente scarsa resa al suolo; discorso differente per le zone interna, ove i fenomeni si mostreranno più persistenti, dando luogo ad accumuli fino a 10/20 cm.

Come già accennato, in serata, una lunga pausa precipitativa si estenderà da ponente verso levante. Contestualmente, le correnti sciroccali tenteranno di forzare ulteriormente la mano verso ovest, ma giunte in prossimità del genovesato troveranno ad aspettarle un coriaceo substrato freddo, frutto di oltre tre giorni di sedimentazione. Il rischio maggiore in tali casi è che la neve possa progressivamente cedere il posto all’acqua congelantesi, il cosiddetto fenomeno del “gelicidio”, già tristemente noto alle cronache liguri per aver creato enormi danni e disagi alla fine dello scorso Gennaio nelle vallate padane centro-occidentali. Tutto dipenderà, non solo dalla resistenza che il “cuscino freddo” riuscirà ad opporre alla longa manus meridionale, ma anche dall’intensità e dalla persistenza delle precipitazioni.

Dal punto di vista termico, assisteremo ad un netto calo delle temperature massime rispetto ai giorni scorsi, più marcato laddove l’ingerenza settentrionale sarà preminente.

Un cenno alle condizioni del mare che si manterranno proibitive pressochè ovunque, in particolar modo sul quadrante occidentale; qui il picco d’onda supererà i 4/5 metri.

Buongiorno Liguria