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Prima decade di febbraio invernale

Ci affacciamo nell’ultimo mese invernale, le manovre atmosferiche sembrano propense a sparare le migliori cartucce di tutta la stagione. Andrà veramente così?

 

Ormai due dei tre mesi invernali (meteorologicamente parlando), sono passati. Si traggono quindi le prime conclusioni per questi due terzi stagionali, un po’ diversi tra loro: un dicembre più freddo, ed un gennaio decisamente più mite. Tuttavia quest’anno non sono mancate le precipitazioni, quindi le zone Alpine oltre i 1500 metri hanno avuto un apporto nevoso localmente eccezionale.

Lo spunto sinottico ad oggi vede un’importante novità rispetto all’ultimo mese: un affondo settentrionale sta lentamente scalzando  il settore occidentale Europeo dalla vasta zona anticiclonica, che tende pertanto a ritirarsi verso ovest (immagine sotto)

 

Situazione per Sabato 03 Febbraio

 

Una situazione che in un primo momento non sarà molto proficua a livello precipitativo sui settori del nord ovest, prediligendo anzi il centro sud. Tuttavia, il grande merito della suddetta manovra sarà quello di convogliare freddo sulle zone meridionali europee, in particolare quelle centro occidentali, sino ad oggi al riparo da tali affondi.  

Il prossimo periodo che andrà ad aprirsi sarà quindi contraddistinto da aria fredda, agevolata proprio dalla posizione anticiclonica che offrirà la propria spalla orientale per convogliarla verso sud. Una direttrice, come detto in precedenza, che andrà ad insinuarsi sul Mediterraneo occidentale, dove andrà presumibilmente ad instaurarsi una blanda area ciclonica da contrasto (aria fredda sul mare caldo) che, come una calamita, tenderà a richiamare ulteriore freddo verso di se (immagine sotto)! 

 

Ipotesi di GFS per Martedì 06 Febbraio.

 

Ci troveremo quindi sul medio periodo con una situazione opposta a quella precedente: ovvero zona ciclonica ad ovest, aria fredda che affluisce da nord verso i settori sud-occidentali. Difficile stabilire ad oggi se l’ulteriore iniezione di aria fredda provocata da codesta situazione possa provocare un minimo sul Ligure apportando un peggioramento nevoso a basse quote nel lungo periodo (verso fine decade), o se il campo ciclonico da contrasto sfilerà semplicemente a sud lambendoci prima di una nuova riscossa altopressoria pronta nuovamente a riconquistare il territorio perduto.

Dettagli che andranno visti di volta in volta, ma febbraio sembra partire da una posizione migliore per sparare le ultime cartucce invernali che potrebbero far centro anche sui nostri lidi, ad oggi un po’ avari di situazioni prettamente invernali. Nel frattempo potremo comunque osservare nelle prossime ore un sensibile calo termico anche sul territorio ligure. 

 

Spaghi di Genova che, seppur leggermente “aperti”, ci mostrano una prima decade generalmente sotto media termica alla quota isobarica di 850 hPa.