Anomalia di geopotenziale a 500 hPa relativa al periodo 1 giugno – 10 luglio
Giunti al giro di boa dell’estate meteorologica, con le prime severe ondate di calore, paiono ormai un lontano ricordo i primi quaranta giorni della stessa, contraddistinti da temperature complessivamente contenute, sovente accompagnati dalla dinamicità dei freschi impulsi atlantici.
Il grafico ad inizio articolo sintetizza in maniera eloquente il quadro barico sul comparto europeo: anticiclone delle Azzorre relegato nel cuore dell’Oceano Atlantico, anticiclone africano esteso dall’Italia meridionale fin verso l’Europa orientale. Nella morsa di questi due imponenti promontori anticiclonici, si colloca l’Europa occidentale, Nord Italia incluso. Una corrente a getto polare mantenutasi a basse latitudini ha creato così un vero e proprio corridoio di aria instabile, foriero di rovesci, temporali e grandine su gran parte dell’Italia settentrionale.
Nell’ultima settimana, tuttavia, si è assistito ad un radicale cambiamento del regime circolatorio, con l’espansione dell’anticiclone africano su gran parte dell’Europa continentale, contestualmente al calo dell’indice NAO (acronimo di Northern Atlantic Oscillation, calcolato come differenza di pressione al livello del mare tra Azzorre ed Islanda) verso valori negativi, ossia associati ad alta pressione sull’estremo Nord Atlantico e bassa pressione sulle Isole Azzorre.
Tale situazione non sembra però destinata a protrarsi a lungo: a partire da lunedì è infatti prevista una regressione del promontorio altopressorio tra penisola iberica e Africa settentrionale, liberando così il campo all’affondo di aria più fredda in discesa dall’Atlantico settentrionale verso l’Europa centro-occidentale.
Pertanto, la prossima settimana, sarà probabilmente caratterizzata da un rientro verso valori termici più contenuti e poco distanti dalle medie del periodo, in particolare al Settentrione, dove potranno tornare protagonisti i fenomeni convettivi.