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FASE 2 DELL’ AUTUNNO

L’autunno sta sicuramente provando a svoltare pagina e ad aprire un periodo probabilmente più fresco e in linea con il normale avanzamento della stagione.

Il vortice polare che continua a essere disturbato nel settore Atlantico e in parte in quello pacifico sembra possa dislocare nei prossimi giorni parte del suo impegno anche verso la Penisola Scandinava e il nord della Siberia, portando così quell’abbassamento di latitudine del getto in sede europea che favorirebbe una riduzione significativa degli scambi meridiani -in corso da diversi giorni ormai- a fronte di un rinforzo di correnti zonali.

Si dovrebbero quindi andare a eliminare o a limitare quelle che sono le situazioni di pericolosi blocchi che ci sono verificati nel recente passato sia sul nostro paese e purtroppo sia in Spagna.

Zonalità che andrebbe quindi imporsi sul vecchio continente aumentando le possibilità di alternare passaggi di fronti atlantici a momenti più stabili, senza che si possano verificare quelle situazioni di blocco che impediscono alle perturbazioni di avanzare verso est con tutte le conseguenze del caso.

Di seguito l’immagine della possibile evoluzione del Modello ECMWF-AI (FIG.1), la seconda le medie delle anomalie moedello ECMWF (FIG.2) e infine gli spaghi ECMWF (FIG.3)

FIG. 1
FIG. 2
FIG. 3

Scendendo un po’ più nel dettaglio possiamo osservare come in questi ultimi giorni ci sia una certa difficoltà da parte dei modelli ad inquadrare quelle che possono essere le prospettive meteorologiche nei prossimi giorni. Difficoltà che emergono quasi sempre quando non si è sotto il passaggio di fronti atlantici, ma invece più soggetti ad incursioni fredde in quota.

In questa settimana, infatti, vedremo alcuni passaggi freddi.

Il primo nucleo freddo si sta già adagiando in queste ore sulle regioni balcaniche proveniente da est con moto antifonale.

Un secondo nucleo di aria fredda in quota si sta spostando dall’Europa nordorientale verso la Penisola Iberica -attraversando in parte anche il nostro paese- andando a formare una bassa pressione che tenderà ad approfondirsi nei prossimi giorni, evolvendo in cut off.

Infine, ci sarebbe anche l’ingresso di un terzo nucleo freddo in quota (ancora non del tutto chiara la sua evoluzione) verso la seconda parte della settimana e proveniente sempre dal Nord Europa, con possibile interessamento dell’Italia centro-meridionale.

Di seguito l’immagine del possibile scenario per il 14 novembre 2024 (FIG.4)

FIG. 4

Un altro protagonista molto importante sulla scena sinottica europea è certamente l’anticiclone delle Azzorre in forte movimento meridiano verso latitudini settentrionali, costringendo il getto a risalire anch’esso per poi scorrere verso sud sul bordo orientale dell’alta pressione. È questo uno dei principali motivi per il quale siamo esposti da questo susseguirsi di impulsi freddi anti-zonali e di bassa predicibilità.

Si comprendono ora meglio le motivazioni per le quali queste evoluzioni siano spesso incerte nella loro dinamica, e perché i modelli fatichino a inquadrare anche le previsioni nel breve periodo.

A tal proposito vi invitiamo quindi a seguire i nostri prossimi aggiornamenti.

Luca Pittaluga