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Giornate fotocopia, ma è l’evoluzione a spaventare…

La più classica delle estati settembrine ci regala una serie di giornate fotocopia grazie all’elevazione dell’alta pressione sino alle regioni britanniche e la conseguente discesa di aria decisamente più fredda e secca verso il cuore del Mediterraneo a spazzare via nubi e a condizionare un andamento termico al quale non eravamo più abituati.

Di conseguenza, la giornata di ieri, rappresenta un vero e proprio “master” che tenderà a ripetersi per alcuni giorni, regalando giornate terse, soleggiate ma con un’escursione termica notevole, soprattutto nelle bassure interne dove la colonnina di mercurio scende e scenderà anche nei prossimi giorni di parecchi gradi rispetto alle massime diurne.

Il record di “freddo” di questa mattina, registrato dalla Rete Limet, se lo aggiudica Rezzoaglio in val d’Aveto con 3.5°C immediatamente seguito da Calizzano in val Bormida dove la temperatura minima registrata alle 7 di questa mattina si è fermata a 4.2 gradi. Decisamente più mite lungo la costa dove le temperature oscillano tra 15 e 21 gradi accompagnati da tassi igrometrici (umidità relativa) medio bassi che acuiscono le prime sensazioni di “fresco” di fine stagione.

Ma è l’evoluzione a preoccupare, e non poco.

Che sul mar Mediterraneo non possa passare neppure uno sbuffo d’aria umida e instabile di estrazione atlantica ce ne siamo oramai accorti tutti, i temporali violenti, le grandinate da record e le alluvioni hanno già fatto da contorno a questo stralcio di fine estate e le prospettive restano ancor più preoccupanti.

Tra la fine della settimana e l’inizio della prossima le grandi figure bariche che dominano il continente europeo sembrano voler disegnare scenari inquietanti, troppo simili agli eventi disastrosi degli ultimi anni e gli ingredienti, praticamente tutti, sembrano tutti al loro posto come messi lì, da una mano sinistra, che gioca a spaventare un’intera regione.

Affondo atlantico poderoso, richiamo profondo sciroccale di venti caldi africani che tenderanno a umidificarsi lungo il tragitto sopra il mar Tirreno, blocco dell’alta pressione ad est e freddo in Pianura Padana con conseguente attivazione della tramontana su savonese e genovesato a fare da contrasto.

Raramente decidiamo di scendere in particolari previsionali dettagliati a lungo termine, ma la concomitanza dell’inizio delle scuole, le premesse già viste e vissute in queste ultime settimane e la conferma da parte dei modelli da oltre 48 ore ci costringono a drizzare le antenne e mantenere un livello di attenzione molto alto.

Insomma, la lunga stagione delle allerte è già iniziata e sembra voler proseguire in pompa magna!

Buongiorno Liguria