Immagine satellitare di domenica 06 ottobre 2024, ripresa dal satellite MODIS Terra, in cui risalta, ad est dell’Irlanda, l’area depressionaria che ci sta interessando al momento.
Il vasto campo depressionario stabilitosi ad ovest del Regno Unito determina il netto peggioramento della situazione meteo sull’Europa centro-occidentale, con rovesci intensi e persistenti anche a carattere temporalesco che hanno causato qualche allagamento e fuoriuscita di rii minori sulla Liguria centrale.
Il (finora) lento avvicinamento dell’area di bassa pressione al comparto europeo ha permesso l’instaurarsi di un flusso meridionale sul Mar Mediterraneo centrale, richiamando aria calda e umida fin dalle coste Libiche e attraverso tutto il Mar Tirreno, fino ad arrivare sul Mar Ligure. Era previsto da circa una settimana, e si è prontamente verificato: seppur con una quantità di energia in gioco piuttosto ridotta, l’impostazione sinottica ha fatto “drizzare le antenne” agli addetti ai lavori, dati gli alti quantitativi di vapore acqueo a disposizione ed un terreno saturo in partenza, e comunque memori di un passato nemmeno troppo lontano che con configurazioni simili hanno portato problemi e, purtroppo, vittime.
Sia chiaro: nessuno ha paventato forse nemmeno per un secondo la possibilità di un evento alluvionale; tuttavia, come ormi abbiamo imparato, l’atmosfera e tutte le sue dinamiche sono regnate dal caos, dall’incertezza e dall’impossibilità di una previsione certa e univocamente determinata. Che in parte è anche il fascino (e la complessità) di questa materia, in cui è fondamentale il continuo studio delle componenti atmosferiche e delle loro interazioni per poter affinare (per quanto possibile) una previsione così complessa e potenzialmente pericolosa, tenendo comunque sempre a mente che la natura, volenti o nolenti, sull’uomo ha il totale controllo. E sta all’essere umano, in previsione di una possibile fase di criticità, muoversi in fase preventiva tutelando sé stessi e gli altri evitando comportamenti che possano nuocere e/o arrecare danni, anche indirettamente.
Ma è arrivato il momento di fermarsi qua, senza divagare oltre, per concentrarsi su cos’è successo nelle ore precedenti e cosa succederà nelle prossime.
🕒Il preludio del peggioramento⛈️
Come dicevamo in precedenza, i terreni sono arrivati in gran parte saturi a questa fase perturbata che sta precedendo il fronte, il cui transito è previsto tra la tarda mattinata ed il tardo pomeriggio. Le cause sono state le precipitazioni dei giorni scorsi, unite a quelle che nella giornata di ieri hanno interessato gran parte della Liguria (vedi immagine di seguito), concentrandosi specialmente in serata (momento in cui si è formato il primo accenno di convergenza) nella zona del Promontorio di Portofino. Nel dettaglio vediamo che la cumulata totale di ieri (ricordiamo che 1mm di pioggia equivale a 1L d’acqua su 1m2, e quindi 100mm=100L/m2!) è stata maggiore nelle stazioni di:
- Ruta di Camogli (GE): 107.2mm
- San Lorenzo – Santa Margherita Ligure (GE): 100.2mm
- San Alberto – Bargagli (GE): 90.2mm

🌒 La notte trascorsa…
Fortunatamente, in modo lento ma continuo, la convergenza formatasi sul Promontorio si è poi spostata verso ovest, interessando Genova nella notte e provocando diversi allagamenti (ad esempio sottopassi, come a Brin) e l’esondazione del rio Fegino nel quartiere di Borzoli attorno alle 04:00, tornando successivamente negli argini grazie allo spostamento della linea di convergenza ulteriormente verso ponente.
Attualmente, la linea di convergenza bascula tra il Voltrese ed il Savonese orientale, scaricando 100mm in 2h a Rossiglione e in 1h(!!) a Masone loc. Vallechiara (vedi foto sotto) con ratei istantanei fino a 272mm/h!. Prestare estrema attenzione in zona.
Vediamo le stazioni che alle h08.20 hanno la cumulata più alta della nostra rete:
- Masone loc. Vallechiara (GE): 185.2mm
- Rossiglione (GE): 143.4mm
- Passo del Faiallo (SV): 103.8mm
- Masone loc. San Pietro (GE): 94.4mm
- Urbe – San Pietro (SV): 91.8mm
La convergenza tra Scirocco e Tramontana si è infatti inasprita in quelle zone in queste ore, situazione molto evidente dalla nostra rete, con le immagini riportate qui di seguito elaborate per LIMET dal nostro socio e collaboratore Luca Pittaluga, che ringraziamo.


Sul lato termico, le temperature minime si sono mantenute tra +7.3°C e +15.9°C nell’interno e basso Piemonte e tra +14.2°C e +21.2°C sulla costa.
Nel dettaglio vediamo le località più fredde:
- Monte Beigua (SV, 1285m slm): +7.3°C
- Rifugio La Terza (IM, 2065m slm): +7.8°C
- Valcasotto Pamparato (CN, 1000m slm): +7.9°C
…e quelle più calde della nostra rete:
- Casa del Mare – Santa Margherita Ligure (GE): +20.6°C
- Moneglia – La Secca (GE): +20.7°C
- La Spezia – Porto Lotti (SP): +21.2°C
I capoluoghi di provincia hanno registrato valori tra +16/+18°C ad Imperia, +14/+15°C a Savona, +14/+20°C a Genova ed infine +18/+21°C a La Spezia.
… e il giorno che verrà ⛅
Nella giornata odierna continuerà ad insistere la convergenza (che basculerà tra Savonese e Genovesato occidentale) fino al passaggio del fronte che avverrà tra la tarda mattinata ed il tardo pomeriggio, con una linea precipitativa intensa in transito da Ponente a Levante, con una sostanziale recrudescenza dei fenomeni sul settore centro-orientale della regione; in questa fase più avanzata, oltre allo stress pregresso dei bacini medio-piccoli sul settore centrale e allagamenti diffusi sul genovesato, a causa delle cumulate precipitative crescenti nei settori interni del medio-Levante, si prevede un sostanziale aumento della portata dei bacini medio-grandi (Vara e Magra in primis).
Lento esaurimento delle precipitazioni in serata a partire dall’Imperiese con fenomeni residui sul centro e levante della regione.
Per maggiori dettagli e per rimanere aggiornati sull’evoluzione dei prossimi giorni, vi invitiamo a consultare il nostro BOLLETTINO METEO.
Buongiorno, Liguria!