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INGENTI CARICHI DI NEVE IN ARRIVO SULLE ALPI NORD-OCCIDENTALI

Usciamo un attimo dai ristretti limes regionali.

Le proiezioni probabilistiche provenienti dai principali centri di calcolo insistono da giorni per una peculiare evoluzione atmosferica a livello sinottico-europeo: lo sbilanciamento di un lobo del vortice polare in sede atlantica determinerà, all’inizio della prossima settimana, un poderoso rinforzo della jet stream in uscita dagli States, che raggiungerà velocità di fondo scala (vedasi immagine in evidenza qui sopra).

A mo’ di superstrada, con direttrice nord-ovest/sud-est, questo teso flusso di correnti, dalla giornata di martedì 16, comincerà a veicolare una serie di impulsi perurbati verso l’Europa centrale ed in particolare la porzione nord-occidentale della cordigliera alpina. I reiterati processi di stau che tale impedimento orografico ingenererà sarà alla base del crudo e perdurante guasto meteorologico lungo i settori confinali del Piemonte centro-settentrionale e soprattutto della Valle d’Aosta; qui, complice un substrato termico più consono al calendario, rispetto a quanto potutosi osservare, per esempio, in occasione dell’evento post epifanico, la neve tornerà a cadere copiosamente non solo in quota, ove entro il prossimo fine settimana, gli apporti di fresca, localmente, arriveranno a superare il metro e mezzo, ma, a tratti, anche in fondovalle (vedasi immagine allegata qui sotto).