Tra alta pressione e atlantico, inverno in stand-by.
Siamo ai nastri di partenza di un’altra stagione invernale e come sovente accade in questo periodo stiamo assistendo ad una fase di ricompattamento del vortice polare.
Rispetto agli anni passati però siamo in una condizione differente. Nonostante sull’Italia non vi siano temperature basse, volgendo lo sguardo ad est si può notare un grande serbatoio gelido, che potrà essere sfruttato al primo rallentamento delle correnti occidentali.
Nei prossimi giorni l’atlantico sarà percorso da una lunga serie di fronti perturbati che impatteranno sull’Europa centrale. L’italia, e quindi anche la nostra regione, verrà a trovarsi nel bel mezzo tra questo flusso perturbato atlantico e l’alta pressione africana che interesserà il mediterraneo occidentale.
Il contesto meteorologico che ne scaturirà risulterà contraddistinto da giornate miti e uggiose, con frequenti nevicate sui rilievi alpini, sopratutto dei versanti esteri, a quote medie (1400-1500m).
In Liguria si avranno prevalentemente giornate dominate dalla maccaja e qualche pioviggine alternate a brevi pause soleggiate e miti.
La svolta?
Uno sblocco di questa situazione si potrebbe avere verso la fine della prima decade del mese. I principali centri di calcolo mostrano una tendenza alla diminuzione delle velocità zonali (correnti da ovest verso est), con possibilità da parte dell’alta pressione azzoriana di ergersi a blocco in area atlantica facendo fluire aria più fredda di matrice artica.
Se nei prossimi giorni tale tendenza dovesse essere confermata, si potrà seriamente parlare di un primo tentativo da parte dell’inverno di imporsi sulla nostra penisola, con tempo perturbato e freddo e ritorno delle nevicate a quote medio basse.
Riassumendo:
1-10 dicembre tempo mite e a tratti piovoso
11-18 irruzione artica via via più fredda
19-27 pausa anticiclonica in un contesto freddo
27- prima decade di gennaio, irruzione continentale?