Rimescolamento delle masse d’aria, il Vps perde forza e la primavera avanza.
La primavera sta prendendo le misure su come muoversi e lo si può notare sicuramente dall’andamento del vortice polare stratosferico (VPS) che vedrà nei prossimi giorni un deciso calo dei venti -ben al disotto delle medie del periodo- con la formazione di un vasto campo di alta pressione che ne determinerà anche la sua disgregazione tipica del periodo.

Quanto accade in stratosfera non sempre è legata alla troposfera, ma può dare delle indicazioni sulle probabili evoluzioni future.
Un vortice polare instabile, con ventilazione in quota debole è soggetto a delle onde planetarie che possono determinare anche effetti a livello troposferico.
Analizzando in dettaglio la mappa allegata alla quota di 200 hPa, si osserva ad esempio che il getto presenta una notevole ondulazione verso nord. Questo fenomeno disegna una figura ad omega in Atlantico, favorendo il rafforzamento dell’anticiclone subtropicale in area oceanica e delineando una marcata ondulazione del getto stesso.
Questo scenario sinottico andrà quindi a consolidare quella lacuna barica che da diversi giorni ormai tende a essere l’ago della bilancia nella determinazione delle condizioni meteorologiche in buona parte del continente europeo e nel bacino del Mediterraneo.
La discesa di correnti più fredde da latitudini settentrionali, lungo il bordo orientale dell’alta pressone atlantica, porta alla continua alimentazione della ciclogenesi, che però fatica ad avanzare verso est a causa di una seconda figura alto pressoria che tende a consolidarsi come promontorio sull’Europa centro orientale.

Scenari questi che attiverebbero scambi meridiani e l’inizio di quella attività di rimescolamento delle masse d’aria tipica della stagione primaverile, contrariamente a quello che si è portati a pensare di una stagione prettamente soleggiata.
Il vecchio continente è possibile che possa assistere ad un tempo più improntato alla dinamicità con alcuni cluster che puntano nell’individuare la penetrazione atlantica nel medio/alto continente.
Gli scenari proposti dai vari perturbatori del modello ECMWF mostrano differenze importanti tra i vari cluster tali da imporre tuttavia molta prudenza nella determinazione di una linea di tendenza nel medio lungo periodo.

Tra le ondulazioni proposte, infatti, potrebbero mettere il nostro paese in una condizione di tempo stabile accarezzato dalla presenza di un anticiclone subtropicale, oppure contrariamente con un meteo più dettato alla presenza di perturbazioni e umido.
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