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LA STORICA NEVICATA DEL 3 MARZO 2005

di William Demasi

L’arrivo inizialmente di una massa d’aria gelida direttamente dal nord est europeo e successivamente seguita a ruota dall’arrivo di un fronte atlantico, darà luogo ad una delle situazioni più ottimali per la caduta di estese nevicate in pianura su quasi tutto il nord. Inserito in questo contesto dal sapore fortemente autunnale il grande panorama bianco che Genova riuscirà ad offrire con i suoi 25/30 cm di accumulo anche in pieno centro non avrà nulla da invidiare con le altre località di pianura del nord.

Una breve ma intensa ondata di aria fredda dal nord est europeo, preparerà la strada ad uno degli episodi invernali più belli che la città di Genova (ma in generale quasi tutto il nord Italia) avrà modo di assistere. La formazione di un poderoso cuscinetto freddo, svalicato dal versante padano proprio in coincidenza con un evento precipitativo piuttosto generoso ha dato luogo ad uno degli episodi nevosi tardivi più abbondanti dell’ultimo trentennio. Proprio l’afflusso di una massa d’aria così fredda come quella in questione ha consentito la formazione di un cuscinetto freddo, nel catino padano, particolarmente corposo “pronto all’uso” per l’arrivo del fronte perturbato. Il deposito freddo nella Val Padana è stato notevole nonostante il periodo avanzato e la presenza di un soleggiamento non più così debole che caratterizza il periodo di marzo.

La nevicata inizierà a cadere attorno alle 3 della notte, dapprima mista, a causa di un residuo richiamo meridionale più tiepido nei bassi strati. Poco dopo le 3 diverrà gradualmente sempre più secca, infittendosi, accompagnata da un vento settentrionale dapprima molto debole, che darà luogo ad un fantastico “inizio nevicata” con fiocchi in caduta verticale, solo appena curvati dal vento. A partire dalle 4/4,30 della mattina la ventilazione settentrionale (Tramontana scura con evidente travaso padano dell’aria fredda) subirà un consistente rinforzo accompagnata da neve fortissima a carattere di bufera. La temperatura crollerà sino a -2°C con scaccianeve e accumulo di neve farinosa nei luoghi più riparati e modellando la neve in forme strane, contribuendo a creare un effetto scenico entusiasmante!
Tutto il corso della nevicata sarà caratterizzato dalla caduta di fiocchi di piccole e medie dimensioni, mai troppo grandi, ma decisamente fitti, la temperatura risulterà ottimale, oscillando intorno ai -1 -2°C e la neve sarà di qualità particolarmente buona, accumulerà ovunque senza difficoltà risultando piuttosto farinosa.
Nonostante la fase di massima intensità della bufera sia avvenuta tra la tarda nottata e la mattinata, la nevicata seguiterà a interessare Genova anche per tutto il pomeriggio seppur in forma più debole. Solo in serata, una temporanea intensificazione della nevicata mi annuncerà (a quel punto quasi inaspettatamente) una succesiva cessazione quasi immediata dei fenomeni, come per volerci salutare. Un ultima sfuriata un pò più intensa, prima di congedarsi definitivamente.
Dato il periodo piuttosto avanzato (marzo), la neve impiegherà relativamente poco tempo a sciogliersi completamente, ma data l’ottima qualità della precipitazione stessa, l’accumulo al suolo avrà modo di resistere (nei luoghi all’ombra) anche per più di una settimana. Nel complesso Genova, totalmente o comunque ben innevata, resisterà invece poco più di un giorno. Il sole di marzo comincia a scaldare, ed il giorno successivo, 4 marzo 2005, dopo una minima attorno allo zero, la temperatura massima salirà sin verso i 9 gradi, portando ad un disgelo veloce dell’accumulo nevoso.
L’ultima nevicata tanto abbondante per il mese di marzo, nel capoluogo genovese, risale al lontano 1971 quando anche in quell’occasione i fiocchi di neve si offrirono generosi in città, limitantosi non solo ad uno spettacolo coreografico ma, anche in quel caso, alla formazione di un certo accumulo.