Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

L’alta pressione ha le ore contate. Il generale Inverno schiera le sue truppe

Giunti alle porte della terza decade dell’ultimo mese autunnale, l’egemonia altopressoria sull’Europa centro-meridionale si prepara a ricevere un sonoro e gelido ceffone dal quale a fatica riuscirà a riprendersi.

Mai quanto nelle ultime due settimane, abbiamo imparato a conoscere la doppia faccia di una figura barica che, per  ovvi motivi geografici, ha e avrà sempre una marcia in più in ambito sinottico sul bacino del Mediterraneo: il più delle volte bastava infatti percorrere una manciata di km, attraversare poche gallerie, svalicare quindi lo spartiacque appenninico per far sì che il clima umido e uggioso del Capoluogo e delle Riviere divenisse un ricordo, per comprendere l’eccezionalità di una 1030 hpa al suolo o una  580 dam in quota nel mese di Novembre (hpa e dam identificano l’unità di misura rispettivamente della pressione atmosferica al livello del suolo e dell’altezza di geopotenziale a 5500 m circa di quota).

Un dominio protrattosi per quasi tre settimane, a dare linfa a quella medesima anomalia positiva, posizionata sull’asse franco-iberico, che tanti record termici ha già stracciato nel mese di Luglio, e che tanto ha fatto parlare di sè il mondo climatologico.

Ma detto quadro ha le ore contate: nelle prossime ore il progressivo trasferimento e la successiva elevazione dei massimi pressori in sede atlantica cagionerà un’ importante mobilitazione atmosferica  alle alte latitudini europee, che si tradurrà nella poderosa discesa di una fredda massa d’aria di matrice artico-marittimo sui lidi mediterranei, i quali verranno catapultati in pieno Inverno.

Se da una parte appare chiara la brusca flessione termica che si concretizzerà su buona parte della Penisola, ancora piuttosto incerta rimane la traiettoria del sistema depressionario che farà capo al suddetto cambio circolatorio, di qui bassa predicibilità delle condizioni meteo in terra di Liguria per le giornate di domenica e quella di lunedì.

Frattanto, seppur al tramonto di questa fase altopressioria, sulla nostra regione le cose non cambiano: la “maccaja”, quella “scimmia di luce di e di follia” che tanto affascina e tanto incupisce l’animo umano connoterà anche il dì odierno, mantenendosi più o meno compatta sul settore compreso tra il savonese orientale ed il Tigullio. Schiarite anche ampie saranno possibili soprattutto sui versanti padani della dorsale appenninica e sull’imperiese. Da questa sera ci attendiamo un generale incremento delle nubi, ma che non daranno luogo a fenomeni di alcun genere. Il vento spirerà debolmente, o al più in maniera moderata in prossimità dei bastioni montuosi centro-occidentali (“Marino”), dai quadranti meridionali. Ne conseguirà un mare generalmente calmo o poco mosso, sia a largo che sotto costa.

Buongiorno Liguria.