Dopo un periodo dominato dall’alta pressione e dalle correnti settentrionali, molto secche per la nostra regione, volgendo lo sguardo ad ovest si intravede il primo vero impulso perturbato di stampo autunnale.
La perturbazione in questione si trova in queste ore in pieno oceano Atlantico e arriverà, un poco indebolita, durante la giornata di martedì.
Sappiamo tutti che l’autunno, in Liguria, è una stagione dove è lecito mantenere particolare attenzione ad ogni passaggio perturbato, poichè le linee di convergenza che si innescano sul golfo possono risultare problematiche per il territorio.
Il passaggio della prossima setimana si dividerà in due fasi distinte:
1) Fase prefrontale, da lunedì pomeriggio sino a martedì pomeriggio. In questo lasso di tempo i fenomeni risulteranno più concentrati nelle aree interessate dalle convergenze, con possibilità, soprattutto nella mattinata di martedì, di intensi temporali, che con le carte attuali dovrebbero posizionarsi tra Savona e Genova.
2)Fase frontale, da martedi tarda mattinata (sull’estremo ponente) alle prime ore di mercoledì. In questa fase le piogge risulteranno intense, ma senza particolari picchi e interesseranno in maniera omogenea praticamente tutto il territorio ligure.
Inutile dire che la fase più critica, come quasi sempre accade sulla Liguria, sarà quella prefrontale, dove un singolo temporale è capace di produrre una quantità di precipitazioni davvero rilevanti.
La perturbazione in questione non sembra essere così intensa da generare rischi alluvionali, ma qualche disagio, con locali allagamenti, non è da escludersi.
Dopo questa fase perturbata, secondo i principali modelli matematici, potremmo sperimentare l’ingresso in pompa magna delle correnti oceaniche, con il definitivo ritorno delle benefiche piogge autunnali. Si allontanerebbe così lo spauracchio di un’emergenza idrica che in alcune zone della Liguria iniziava a farsi sentire in maniera pittosto seria.