Settembre, primo mese della stagione autunnale, sta mostrando una certa dinamicità, con continui passaggi perturbati e un netto calo delle temperature.
La neve è scesa in basso sulle Alpi toccando i 1200m tra val Senales e val d’Ultimo, si sono invece registrati accumuli nivometrici importanti sopra i 2000m, con picchi fino a 60cm. Mentre sulle montagne nevica, le coste e le pianure sono sferzate da intensi temporali, anche grandinigeni, con accumuli localmente davvero rilevanti, allagamenti e disagi alla circolazione a causa degli alberi abbattuti.
L’autunno pare quindi aver ingranato la quarta ma quanto durerà questa situazione??
I principali modelli matematici mostrano un proseguimento del trend instabile/perturbato fino a mercoledi. Da giovedì invece, complice un aumento di gradiente sull’oceano atlantico, si farà vedere sulla scena europea una robusta struttura anticiclonica di matrice azzorriana. Le temperature tenderanno quindi ad aumentare rapidamente, con un ritorno a condizioni quasi tardo estive.
Sono infatti previste, nuovamente, isoterme attorno ai +15/+16° alla quota di 850hpa (1500m), che tradiscono la presenza di una blanda componente africana ad alimentare la struttura anticiclonica. Questa “alleanza” tra gli anticicloni (azzorre+africa) renderà la struttura di bel tempo davvero coriacea, inoltre, a contribuire al risucchio di aria calda verso l’Italia, ci penserà una cut off (struttura perturbata isolata dalla circolazione principale) che stazionerà tra Sardegna e Algeria.
L’autunno subirà quindi una decisa battuta d’arresto, con un periodo stabile e soleggiato che durerà almeno 7-10 giorni e con temperature che raggiungeranno nuovamente punte attorno ai +28°.