Alpi che bruciano e laghi che spariscono. Di fronte ad un quadro simile, soffermarsi sui “se” e sui “ma” apparirebbe futile. La situazione è questa, urge prenderne reale coscienza, anche perchè, ahinoi, le proiezioni probabilistiche elaborate dai principali modelli matematici su scala globale per il breve-medio termine rimangano nefaste, non tanto dal punto di vista termico, quanto invece da quello pluviometrico, il vero dramma del momento per buona parte del Paese, ma soprattutto per le regioni di nord-ovest.
Pur senza nulla di oggettivamente valido in mano, durante l’Estate scorsa, avevamo riposto più di una speranza nell’Autunno che sarebbe seguito, se non altro per uno stemperamento del grave deficit idrico che, ormai da molti mesi, affligge i nostri lidi; ma sia Settembre, sia, soprattutto, Ottobre, quest’ultimo, statisticamente, il più quotato a tal fine, hanno fallito, rendendo gli spettri dei primi provvedimenti restrittivi sull’utilizzo dell’acqua potabile ancora più vividi di quanto già non lo fossero.
Inutile spingere lo sguardo oltre il passaggio del testimone a Novembre, target su cui in molti noti guru del far-web stanno già spingendo l’acceleratore, meglio fermarsi, a nostro giudizio, a ciò che rimane del corrente mese, consci del fatto che vi sia ben poco da dire, o quanto meno di diverso rispetto alle settimane addietro.
Ebbene, l’anomalo promontorio sub-tropicale attualmente stanziato sul Mediterraneo, in grado di esprime valori fino a 588 dam in quota e 1030 hPa al suolo sul consueto asse iberico-marocchino, rimarrà comodo fino alle porte del fine settimana. A seguire, sembra che i capricci di una saccatura depressionaria in pieno oceano Atlantico possano spingere il “bestione” a muovere verso nord-ovest, stimolando così la contestuale discesa di un esteso ed approfondito sistema artico verso il centro-est europeo.
Non c’è bisogno di precisare che, qualora tale linea evolutiva trovasse riscontro nella realtà fattuale, all’inizio della prossima settimana, il nord-Italia si vedrebbe nuovamente catapultato ai margini dell’arena di gioco, in una zona grigia, un limbo assai ventoso, via via più fresco, ma ancora penosamente secco.
Insomma, le prospettive in ottica di pioggia, rimangono di un colore…..poco edificante, diciamo così; dopo Settembre, anche il mese di Ottobre se ne va nell’anonimato più assoluto ed intanto l’Autunno, la stagione delle piogge, si affaccia verso l’ultima parte del suo viaggio.