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L’autunno stenta a decollare

Nell’immagine la situazione barica riferita a domani: L’anticiclone domina la scena, tuttavia la depressione europea tenderà ad affondare verso sud, andando ad intercettare la goccia fredda. Ne deriveranno correnti  umide da sud ovest che tenderanno ad interessare la penisola nel fine settimana. Successivamente non è escluso che le fasce anticicloniche si rimpossessano nuovamente di gran parte del continente.

 

Giunti alle porte di ottobre non si intravede ancora una circolazione autunnale sull’Europa, pur con qualche spunto d’interesse che tuttavia non sembra minare un assetto barico ormai consolidato.

Si contrappongono attualmente due principali motori barici, una depressione sul centro-nord Europa, e l’anticiclone sui settori sud occidentali. Ne scaturisce un forte scarto barico (differenza di pressione) tra nord e sud,  e conseguente rinforzo del getto (tanto più varia la pressione in uno spazio X, tanto più aumenterà la spinta dei flussi). Quel che ne scaturisce è una distensione verso est del promontorio anticiclonico, che sospinto da tali correnti si è attualmente impossessato anche della nostra regione.

Nel contempo una circolazione fresca ed instabile (goccia fredda) abbandona il meridione, muovendosi in moto retrogrado (da est verso sud ovest), scivolando sulle maglie bariche del  versante meridionale del suddetto anticiclone, ed ormai isolata dai flussi principali va isolandosi sulle coste Africane.

Il prossimo “step” sarà un’ondulazione del getto sul nord ovest Europeo, e la conseguente rottura nel “core”  altopressorio, con un abbassamento dei flussi umidi sud occidentali che tenderanno a guadagnare gradi verso latitudini più basse. Cosicché, la già citata goccia fredda dapprima isolata, verrà “ripresa” dal flusso portante, e rinvigorita, proverà il suo viaggio verso est, ricollegata al motore ciclonico Europeo.

Ci ritroveremo quindi a ridosso del week end in un contesto di maggiore instabilità sulla penisola, i cui effetti sono al momento difficili da prevedere (non è ancora chiaro quali saranno i settori Italici colpiti, e se la nostra regione sarà più o meno interessata). 

Successivamente (al di là dell’aspetto previsionale), andrà a riorganizzarsi velocemente il vortice depressionario sul nord ovest Europeo, che risulterà però troppo sbilanciato sui settori occidentali a ridosso dell’Atlantico settentrionale, e non riuscirà a intraprendere la strada verso sud est. A tal punto sarà probabile un nuovo sbilanciamento barico in grado di consentire una nuova risposta anticiclonica a ridosso dei settori italiani

Ovviamente, se cosi fosse (necessitano conferme), ci troveremo nei primi giorni di ottobre sotto una circolazione ancora tentennante e poco autunnale, con la possibilità di nuovi rinforzi ciclonici alle alte latitudini in contrapposizione con le vaste zone anticicloniche che agirebbero su gran parte del continente. Eventuali “strappi”  ad oggi appaiono solo temporanei e visibili nel lungo termine, e seppur nell’incertezza del caso, la circolazione appare sempre più poco consona rispetto al periodo in corso.