Si appresta a transitare l’ultimo vagone del lungo treno perturbato che dall’inizio dell’anno corre sui binari del Mediterraneo. Nel contempo gelide occhiate si affacciano dall’Europa nord-orientale, e promettono di far ruggire una stagione fino ad ora trascorsa in sordina.
Pur con tutti i limiti del caso, derivanti principalmente dalla distanza temporale, della possibilità di un colpo di coda invernale attorno alla metà del mese avevamo iniziato a parlarvene già durante la scorsa settimana; ebbene, ci siamo: entro le prossime 24 ore, la fiera elevazione anticiclonica verso le alte latitudini atlantiche cagionerà lo scivolamento di un’estesa e gelida massa d’aria di matrice continentale verso i lidi europei centro-occidentali, dapprima prediletta terra di conquista da parte di possenti figure altopressorie, e, ultimamente, corsia preferenziale per umidi correnti oceaniche, autentici vettori di ripetuti impulsi perturbati.
L’ultimo di questi impegnerà, si fa per dire, la nostra regione durante la giornata odierna. I maggiori frutti pluviometrici sono attesi proprio sul settore orientale, non tanto sulla linea di costa, ove le precipitazioni, pur anche insistenti, avranno prevalente carattere debole/moderato, quanto invece nell’entroterra, val Fontanabuona, valle Sturla, val Graveglia, e val di Vara, forti con questo tipo di sinottica, del sollevamento orografico (o effetto “Stau”). Cadrà anche la neve, (non molta invero) sulle sia sulle vette alpine, sia sulle testate montuose comprese tra la val Trebbia e la val d’Aveto, generalmente al di sopra dei 1000/1200 metri di quota, localmente più in basso, qualora i fenomeni assumessero un qual certa intensità (rovesciamento al suolo dell’ aria fredda presente in quota). Fatta eccezione per l’imperiese, altrove il dì trascorrerà prevalentemente asciutto, e anzi dal pomeriggio non si esclude la possibilità di qualche occhiata di sole, specie lungo le aree litoranee del savonese e del genovesato occidentale.
Assisteremo ad un lento, ma progressivo abbattimento termico, soprattutto da questa sera; sarà il prodromo del sopraccitato imminente cambio circolatorio che, nel fine settimana, e ancora di più durante la prossima, porterà la colonnina di mercurio a scendere di parecchi gradi sotto la media del corrente periodo (valori fino a -8/-10°C a 850 hpa, circa 1500 metri quota). Alla classica domanda se nevicherà in città, purtroppo, non sappiamo rispondere; da giorni i principali global models tentano di inquadrare una possibile interazione umida per le giornate di Lunedì e Martedì, ipoteticamente in grado di portare i fiocchi fino al livello del mare sulla nostra regione. Ma il margine di cambiamento è ancora apprezzabilmente ampio, ci ritorneremo a tempo debito, per ora non ci resta che augurarvi buongiorno!