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L’INVERNO…ALL’IMPROVVISO!

I dati parlano chiaro..il mese di Gennaio, quello appena trascorso, ha fatto registrare un’anomalia termica positiva di ben 3 gradi centigradi rispetto al periodo preso in considerazione dal CNR, ovvero il trentennio che va dal 1981 al 2010. Si tratta di un valore davvero spropositato, in linea con il trend degli ultimi anni, che vede il riscaldamento sempre più protagonista della scena climatica su scala globale.

Chiuso questo nefasto mese, che di invernale ha avuto decisamente poco, si apre una nuova pagina della nostra “agenda” meteo. Come era nelle attese, Febbraio ha fatto segnare un deciso cambio di passo all’inverno Ligure, e non solo: è tornata finalmente la neve ad imbiancare i nostri paesaggi appenninici, e si è spinta in alcuni casi fino a quote di 300-400 metri sul versante padano, un pò più in alto, invece, su quello marittimo. Tutto merito dell’affondo di aria artico-marittima che ha interessato gran parte dell’Europa nella prima settimana del mese, e che ha abbassato di conseguenza la colonnina di mercurio un pò ovunque.

La tendenza meteo per i prossimi giorni sembra possa proseguire nella stessa direzione. Due impulsi, stavolta di aria polare marittima, prenderanno di mira nuovamente il nostro Paese tra sabato e l’inizio della prossima settimana, e permetteranno alla neve di cadere ancora una volta a bassa quota, anche se non al livello del suolo, soprattutto nella giornata di lunedì quando potrebbe formarsi un minimo depressionario sottovento alle Alpi proprio sul Mar Ligure (come mostra la carta posta in alto), anche se al momento il settore che sembra possa essere maggiormente interessato è quello centro-orientale.

Ma il mese di Febbraio potrebbe non fermarsi qui, e anzi potrebbe sparare le cartucce più grosse proprio nella seconda metà del mese: infatti, tra domenica e lunedì, avverrà un forte riscaldamento in stratosfera in due aree ben distinte, ovvero nella Baia di Baffin (che separa il Canada dalla Groenlandia), e in Siberia, seguito da uno più potente nella Baia di Baffin, che andrà a sovrapporsi al primo, tra il 16 e il 17 Febbraio, capaci molto probabilmente di destrutturare il vortice polare, e di indebolire pesantemente la corrente a getto. Conseguenza di tutto ciò potrebbe essere lo sviluppo di blocchi atlantici poderosi in grado di veicolare verso latitudini inferiori masse d’aria di estrazione sempre più continentale, a cavallo tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza.

Ovviamente, sotto questo aspetto, ogni scenario è ancora possibile, e sarà maggiormente chiaro col passare dei giorni.