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Associazione Culturale Ligure di Meteorologia

Avvezione

Trasporto di una grandezza fisica dell’aria in orizzontale o in verticale. L’avvezione fredda è il trasporto di aria da regioni fredde a quelle più calde. L’avvezione di vorticità è il trasporto di una massa d’aria con vorticosità ciclonica verso zone con aria meno vorticosa.”
In atmosfera esistono masse d’aria con caratteristiche fisiche molto diverse: temperatura, contenuto di vapore acqueo, densità …Ora, se ad esempio consideriamo l’arrivo di un fronte freddo in una determinata area, alla massa
d’aria preesistente se ne sostituirà una caratterizzata da una temperatura inferiore; potremo così parlare di avvezione fredda. Allo stesso modo parleremo di avvezione calda nel caso in cui l’aria in arrivo abbia una
temperatura superiore a quella preesistente.
Un’avvezione, calda o fredda che sia, porta in generale un cambiamento del tempo, poiché porta a contatto masse d’aria di natura differente. Proprio per questo motivo, per un meteorologo, l’individuazione delle avvezioni è di fondamentale importanza.
Un semplice metodo pratico per distinguere un’avvezione calda da una fredda è quello di porsi con le spalle al vento e di osservare il movimento delle nuvole: se esse provengono da sinistra si avrà avvezione calda, specie se il vento proviene dai quadranti meridionali, viceversa se le correnti aeree provengono da destra si avrà avvezione fredda.
Da un punto di vista più rigoroso l’individuazione delle avvezioni può essere effettuata tramite una mappa in quota (solitamente quella a 850 hPa, dove risultano maggiormente distinguibili le diverse masse d’aria, non essendo
direttamente a contatto con il suolo), esaminando la disposizione delle isoterme e delle isoipse.

Come è noto, le isoterme sono linee che uniscono tra loro punti alla stessa temperatura; esse individuano quindi masse d’aria con caratteristiche termiche differenti.

La distribuzione delle isoipse (che hanno pressoché lo stesso significato delle isobare disegnate su una carta al suolo) dà informazioni sull’intensità e la direzione del vento, in quanto il vento in quota risulta avere pressoché la loro direzione. Quindi se, ad esempio, isoipse e isoterme sono parallele tra loro, significa che il vento trasporta una massa d’aria con determinate caratteristiche termiche, verso aria dello stesso tipo, il che da un punto di vista meteorologico risulta di scarsa importanza.

Al contrario nelle zone dove tra isoipse e isoterme si forma un angolo diverso da zero, il vento porta a scontrarsi tra loro masse d’aria con temperature diverse. Quanto maggiore risulta l’angolo o l’addensamento di isoterme, tanto più intensa risulterà l’avvezione.
In particolare se le isoipse tagliano le isoterme dai valori più alti a quelli più bassi, si verificherà un’avvezione fredda con un conseguente abbassamento della temperatura; viceversa se le isoipse tagliano le isoterme da valori
più alti a valori più bassi, si sarà in presenza di un’avvezione calda, con relativo rialzo della temperatura.
Il termine avvezione non è, in generale, riservato alle sole avvezioni di tipo termico ma si riferisce a tutti quei moti che trasportano grandezze fisiche significative tra zone con differenti valori della grandezza in esame; parleremo allora di avvezioni positive nel caso in cui in aree caratterizzate da certi valori della nostra grandezza giungano masse d’aria con livelli superiori della stessa, viceversa parleremo di avvezioni negative.