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Associazione Culturale Ligure di Meteorologia

Brezze marine

In primavera e in estate, in giornate di cielo sereno e con poca ventilazione, capita spesso di assistere, sulle zone costiere, all’insorgere di un vento che arriva dal mare. Tale vento viene definito brezza di mare. Esso si genera a
causa della differenza di pressione che si instaura tra la terraferma e la superficie marina. Infatti, nelle giornate in questione, il suolo si scalda molto di più che non l’acqua. Questo, sulla terraferma, determina una risalita di aria
calda e quindi un abbassamento di pressione, mentre sul mare la pressione non subisce variazioni, per cui risulterà maggiore. Questo dislivello barico sospinge verso la costa l’aria più fredda e più umida che sta sulla superficie
marina. In effetti le manifestazioni di brezza, sono accompagnate da un abbassamento di temperatura e da un aumento di umidità sulla terraferma. Inizialmente il fenomeno riguarda le zone costiere ma, con il passare del
tempo, il vento si propaga anche nell’entroterra e può penetrarvi anche per 30-50 Km. Sul mare l’estensione è minore. La brezza incomincia a manifestarsi intorno alle 9-10 del mattino e raggiunge la sua intensità massima nel pomeriggio con una velocità di 6-12 nodi; dopo il tramonto, si affievolisce per poi estinguersi in serata. Questo vento soffia dalla superficie fino ad una altezza massima di 400-600 metri. A quote superiori l’aria si muove in direzione opposta a quella della brezza (secondo il meccanismo delle celle convettive); questo è il motivo per cui in caso di debole nuvolosità si osservano le nubi spostarsi verso il mare aperto.
Il fenomeno descritto non si manifesta nei mesi più freddi essendo debole il riscaldamento del suolo, ma anche in estate, in giornate con venti che si spingono dalla costa verso il mare aventi intensità superiori ai 7-8 nodi, la
brezza viene a mancare. Al contrario se soffiano venti dal mare verso la terra legati alla circolazione generale dell’atmosfera, la brezza risulterà particolarmente intensa e potrà raggiungere i 10-20 nodi.
Naturalmente esiste anche una brezza di terra: durante le notti serene il suolo si raffredda di più che non il mare ed anche in questo caso tra le due zone si genera un dislivello di pressione. Questa volta la pressione più alta è
sulla terraferma, per cui aria dall’entroterra soffierà verso il mare. L’intensità della brezza terrestre è circa la metà di quella di mare. Tra giorno e notte l’avvicendarsi dei due tipi di brezza è caratterizzato da qualche ora di
momentanea calma di vento.
Infine ricordiamo che esistono brezze di lago e brezze tra monte e valle generate dallo stesso meccanismo.