Cristalli di ghiaccio legati fra loro che si formano sulla superficie della neve per sublimazione diretta del vapore acqueo. Notti serene, temperature basse e assenza di vento favoriscono il verificarsi del fenomeno. Questi cristalli, se ricoperti da ulteriori nevicate, possono, essendo molto fragili, costituire un piano di scivolamento ottimale per le valanghe.