Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Associazione Culturale Ligure di Meteorologia

Tromba d'aria

Fenomeno atmosferico consistente in un vortice d’aria animato da grande velocità di rotazione (circa 200 km/h).

Le trombe d’aria hanno un diametro di qualche decina di metri e sono dovute a moti convettivi locali dell’aria per cui si formano due coni con i vertici in comune.

Il cono superiore si allunga e si inclina a seconda delle condizioni atmosferiche locali.

L’altezza della tromba d’aria è di qualche centinaio di metri e la colonna si sposta a velocità non superiore ai 60 km/h.

Il turbine d’aria può manifestarsi lontano dal suolo oppure toccare la superficie terrestre.

In tal caso provoca gravi danni su un tragitto medio di pochi chilometri poichè aspira qualsiasi oggetto amovibile.

La tromba d’aria prende il nome di tornado negli Stati Uniti.

Le trombe d’aria rappresentano il fenomeno meteorologico più violento che si può verificare nell’area mediterranea.

Si tratta in pratica di un vortice ruotante in senso ciclonico (cioè antiorario) che ha origine e discende dalla base di un cumulonembo; spesso infatti le trombe d’aria si manifestano in concomitanza di temporali piuttosto violenti.

Il tipico aspetto di una tromba d’aria è quello di una colonna nuvolosa, a forma di imbuto, che si protende fino al suolo, ove si allarga a forma di proboscide raggiungendo un diametro di 50-150 metri.

Al centro del vortice la pressione raggiunge valori molto bassi; ed è proprio il dislivello barico tra il centro e la periferia del vortice, che è di circa 20-30 hPa, a risucchiare l’aria verso l’interno e a costringerla a girare intorno al centro di bassa pressione, con velocità prossime ai 100-150 km/h.

Una tromba d’aria di solito ha un ciclo vitale che non supera i 30 minuti, nei quali percorre qualche decina di chilometri; i danni che provoca lungo il suo percorso non sono tanto causati dal dall’effetto del vento sugli ostacoli incontrati, quanto dalla forza d’urto dell’aria che viene risucchiata dalle zone circostanti verso il minimo al centro del vortice stesso.

Le violenti correnti ascendenti all’interno del vortice proiettano inoltre verso l’alto gli oggetti ed i detriti risucchiati.

Condizioni favorevoli all’innesco di una tromba d’aria sono quelle caratterizzate da un’elevata instabilità atmosferica che si sviluppa per esempio quando uno strato di aria fredda viene a trovarsi sovrapposto ad una massa d’aria molto calda e umida che staziona in prossimità del suolo.

Quando l’equilibrio tra le due differenti masse d’aria si rompe, l’aria più calda viene bruscamente aspirata verso l’alto, richiamando aria dalle zone circostanti.

Situazioni come quella appena descritta possono verificarsi in Valpadana nel periodo estivo, quando un flusso di aria fresca dal Nordeuropa va a sovrastare l’aria calda ed umida stagnate al suolo dopo un lungo periodo di bel tempo.

In Italia le zone maggiormente colpite dal fenomeno delle trombe d’aria sono le aree pedemontane alpine, il Friuli, il Ponente Ligure, le coste dall’alta Toscana e del Lazio e la Sicilia orientale.

La probabilità un dato luogo sia investito da una tromba d’aria è però molto bassa, sia per la rarità del fenomeno che per la ristretta area da esso interessata.

No results

We're sorry, but your query did not match

Can't find what you need? Take a moment and do a search below or start from our homepage.