Bogliasco (GE) baciata dai primi raggi di sole
In attesa del transito di un fronte atlantico, in moto dalle isole Azzorre verso la Francia, la Liguria è ancora una volta interessata da flussi umidi nei bassi strati, responsabili di nuvolosità sparsa a medio-bassa quota.
I primi raggi di sole odierni dipingono un’alba caratterizzata da cieli prevalentemente sereni su gran parte della regione. Soltanto sul settore occidentale sono presenti nubi sparse.
Il riscontro termico offerto dalla rete osservativa indica una marcata discesa dei valori minimi rispetto a ieri, complice il rasserenamento che ha favorito la dispersione del calore diurno. Registriamo infatti:
- Parazzuolo di Rezzoaglio (GE, 825 m): -5.8°C
- S. Giovanni Belbo (CN, 622 m): -5.1°C
- Giusvalla (SV, 475 m): -4.1°C
- Rovegno (GE, 654 m): -3.3°C
- Garessio (CN, 645 m): -2.9°C
Anche lungo i litorali si riscontrano temperature inferiori alle scorse ventiquattro ore. Esse variano tra i 9.9°C di Bogliasco (GE) e i 4.7°C di Marina di Andora (SV).
Il prosieguo della giornata sarà caratterizzato da un progressivo aumento della nuvolosità, che vedrà il culmine nelle ore tardo pomeridiane e serali, quando i cieli diverranno molto nuvolosi o coperti sull’intero territorio regionale. A tale proposito, non sono da escludersi occasionali ed isolate pioviggini.
La ventilazione, ancora debole in queste prime ore mattutine, subirà un’intensificazione disponendosi da sud-est sul settore orientale, e da nord-nord-est sul settore centro-occidentale. I valori termici minimi saranno soggetti ad una diminuzione rispetto a ieri, mentre quelli massimi rimarranno stazionari, soprattutto lungo le coste.
Alla luce della perturbazione prevista per domani, vi suggeriamo di consultare il bollettino previsionale, dove troverete tutti i dettagli relativi alle precipitazioni e l’evoluzione della giornata.
Buongiorno Liguria!
Curiosità: in meteorologia, le perturbazioni sono strutturate in fronti:
- Fronte freddo: si manifesta quando una massa d’aria fredda (più densa) “scalza” dal basso una massa calda (meno densa). Il vapore acqueo contenuto in quest’ultima condensa, originando così nubi a sviluppo verticale come cumuli o cumulonembi, foriere di intense precipitazioni e potenzialmente distruttivi. Si tratta del medesimo principio fisico alla base dei moti convettivi. L’aria calda, infatti, nel percorso di risalita, viene a contatto con masse sempre più fredde, raggiungendo il punto di congelamento e dando luogo a neve o grandine.
- Fronte caldo: una massa d’aria più calda viene a contatto con una più fredda. L’aria calda, più leggera, tende a scorrere al di sopra di quella più fredda. All’aumentare della quota, si raffredda e il vapore acqueo in essa contenuto, condensa, formando le nubi. Contrariamente al caso precedente, le nubi associate ad un fronte caldo sono sviluppate per lo più in orizzontale, accompagnate da precipitazioni diffuse ma deboli o al più moderate.
- Fronte occluso: poiché l’aria fredda avanza più rapidamente di quella calda, il settore caldo si restringe gradualmente fino a chiudersi quando il fronte freddo raggiunge il fronte caldo: si forma così il fronte occluso. E’ questo lo stadio del massimo sviluppo del sistema ciclonico, in cui la pressione raggiunge il suo picco più basso, i venti e le precipitazioni sono più intensi.