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Nuova ondata calda?

L’affondo di una saccatura sull’ovest del continente deciderà  le sorti atmosferiche del prossimo futuro. I tentativi di un cambio circolatorio non sembrano andare a buon fine, e la svolta appare ancora lontana.

Continua una fase estremamente stabile. Sino ad oggi tutti i tentativi da parte delle depressioni di sfondare con decisione in area mediterranea sono mestamente falliti. Certo, alcune ondulazioni instabili hanno concesso dei benefici, con ricircoli d’aria a spezzare via l’afa accumulata dalle perduranti strutture anticicloniche, facendo calare temporaneamente le temperature ed i parametri igrometrici che tanto danno fastidio al corpo umano. Ma sotto il profilo pluviometrico i risultati sono rimasti tra il poco ed il nulla, andando ad aumentare il pesante deficit idrico accumulato da inizio anno.

Le ipotesi modellistiche di questi giorni in realtà  hanno proposto alcuni spunti interessanti. Bisogna partire dall’affondo da parte di una saccatura sulla penisola Iberica, che è il punto fermo dell’evoluzione circolatoria dei prossimi giorni, nonché crocevia per il proseguo stagionale. Da questo affondo infatti andranno a scatenarsi una serie di conseguenze, con risvolti barici opposti su scala Europea a seconda della successiva evoluzione, e pertanto con conseguenze altrettanto diverse anche sui nostri settori, anche se bisogna rimarcare che in tutti i casi parrebbe perdurare la continua mancanza di precipitazioni sulla nostra regione.

Infatti, l’affondo suddetto della depressione sospinta dal ramo discendente in uscita dall’Atlantico, porterà  l’allungamento della zona ciclonica sull’ovest del continente (a ridosso per l’appunto della penisola Iberica) nelle prossime ore. La risposta calda che si avrà  ad est della stessa sarà  fisiologica, e destinata ai settori Mediterranei, con la nostra penisola in prima fila a ricevere il nuovo contributo caldo, andando ad annullare i benefici avuti del ricircolo d’aria che ha caratterizzato la settimana entrante.

Sino a ieri i modelli sembravano orientati ad una piccola ma significativa svolta. L’affondo della “Lp” non veniva “abbandonata” dal getto, ma in qualche modo sospinta lentamente verso nord est. Il suo “traslamento” in ogni modo non ci avrebbe probabilmente interessato direttamente, ma quanto meno avrebbe garantito due diversi aspetti: un nuovo ricambio circolatorio a poche ore da quello precedente, e fatto più importante, avrebbe impedito all’onda calda di spingersi nuovamente a nord. Questo avrebbe inoltre consentito un’Europa centrale decisamente più fresca ed instabile, ed una vivacità  atmosferica nuova che avrebbe per lo meno fatto ben sperare per un cambio circolatorio futuro anche sui nostri lidi.

Dalle emissioni odierne tuttavia tale ipotesi viene meno. Segno inequivocabile della perdurata stasi atmosferica che si ripropone pigra e priva di ogni forza per sovvertire l’andamento atmosferico. Ed ecco che l’affondo della saccatura verrà  prontamente abbandonato dal getto, che “taglierà ” la spinta in grado di traghettarla verso nord est, causando quel che viene definito in gergo il “cut-off”, ovvero un “taglio fuori” dalla circolazione principale.

A questo punto la depressione non sarà  in grado di evolvere, abbandonata dal nastro trasportatore, e si tramuterà  in goccia fredda che agirà  e permarrà  in loco. In compenso la rimonta calda ad est della stessa (nostri settori), non solo sarà  garantita, ma verrà  rinvigorita e prolungata dalla goccia stessa, che nel suo moto antiorario rispetto al centro di bassa pressione funzionerà  come un ingranaggio di un orologio, e tenderà  pertanto a sospingere ulteriore aria calda verso nord con il passare dei giorni, andando verso una nuova situazione di blocco (vedere figura in alto).

Ancora qualche speranza si può ovviamente riporre sulle prossime emissioni modellistiche. Come è stato fatto un passo indietro nelle emissioni odierne non si può escludere che quelle di domani possano tornare sulle ipotesi precedenti. Certo, il bel tempo sarebbe quasi garantito in entrambe le situazioni, ma in contesti diversi. Nel primo un clima più tipico al periodo estivo attuale, e magari con alle porte a tratti una lieve instabilità , mentre dall’altro, e quello ad oggi più probabile, una nuova ed importante ondata calda che potrebbe investire la nostra regione, anche in maniera severa.