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Primi focolai temporaleschi, ma domenica si fa sul serio!

Come nelle previsioni, la giornata odierna si apre all’insegna dei primi focolai temporaleschi che hanno interessato, e in parte stanno interessando tutt’ora, il centro-levante della nostra regione.

Tra la notte e le prime ore dell’alba, infatti, due cellule temporalesche ben distinte, hanno interessato principalmente la città di La Spezia, i quartieri più orientali di Genova e le zone prospicenti il promontorio di Portofino dove si sono concentrati i maggiori accumuli pluviometrici.

Pluviometri al lavoro, dunque, su buona parte del levante ligure, con picchi superiori ai 40 millimetri a Rapallo (40 litri per metro quadrato), mentre tra genovesato orientale e spezzino gli accumuli risultano decisamente più modesti oscillando fra 2 e 20 millimetri, prodromo e antipasto del peggioramento più consistente atteso per la giornata di domenica.

Per quanto riguarda la giornata odierna ci aspettiamo della residua instabilità associata ancora a qualche piovasco o raro temporale, in particolare sul settore centrale e orientale della regione, e un cielo in cui nubi e sole tenderanno un po’ a rincorrersi ma in un contesto decisamente più grigio rispetto ai giorni precedenti.

Anche le temperature rischieranno di perdere qualche punto, in virtù, soprattutto, di una radiazione solare minore e, in particolare, laddove vi saranno eventuali scrosci o rovesci di pioggia.

Ma come anticipatovi ormai da giorni, la nostra attenzione è sempre più indirizzata a scoprire e cercare di comprendere l’entità del peggioramento previsto per la giornata di domenica quando, secondo alcuni modelli matematici, potrebbe verificarsi quella che in gergo definiamo “convergenza statica” alla base dei fenomeni temporaleschi più intensi e stazionari ai quali, oramai, siamo abituati a far i conti da troppi anni.

Un flusso d’aria calda e umida sciroccale sembra poter giungere sino alle nostre latitudini, richiamata dall’affondo di una depressione atlantica che lentamente si sta avvicinando verso il Mediterraneo e che creerà le condizioni per la formazione di un minimo depressionario secondario sul Golfo Ligure e l’eventuale e pericolosissima attivazione della tramontana scura sul settore centrale, in particolare su Savona e Genova con il conseguente scontro tra masse d’aria di estrazione e caratteristiche completamente opposte.

L’attesa, dunque, nonostante non siamo ancora entrati nella fase “calda” dell’autunno ligure, è molto alta e, sebbene le previsioni risultino uno strumento indispensabile, ci stiamo preparando, in caso di necessità, ad un monitoraggio attento e puntuale attraverso la squadra dei “cacciatori di tempeste” dello ZenaStormChaser  e una sala operativa di sorveglianza meteorologica con tempi e modalità che comunicheremo all’occorrenza.

Buongiorno Liguria!