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QUANDO LA PRIMAVERA GIOCA A FARE L’INVERNO

Il Mediterraneo meridio-orientale seguita a rimanere sede di profonde e reiterate anomalie bariche negative, frutto di un assetto sinottico europeo giocatosi per tre mesi nel segno di sparuti strappi della corrente a getto, concessi di tanto in tanto da un’ingombrante presenza anticiclonica poco a largo della Penisola Iberica. Ne conseguono alterne fasi depressionarie, in seno a ciclogenesi, alimentate almeno in seconda istanza da una fresca circolazione settentrionale, a recare un certo qual ingrediente invernale, prevalentemente poco incisive in chiave ligure.

Sulla medesima lunghezza d’onda andrà concretizzandosi il break instabile previsto per la giornata di Mercoledì 25 e parte di quella di Giovedì 26 Marzo, per la risalita verso la Sardegna di un modesto minimo barico, figlio del campo ciclonico insistente attualmente in prossimità dello Stretto di Gibilterra. La forma e la traiettoria del suddetto deporranno ancora una volta a sfavore di una marcata fenomenologia sui nostri lidi, ove il flusso portante assumerà prevalente carattere orientale. I settori marittimi centro-levantini e levantini verranno così pilotati sotto l’ormai consueto regime di “sottovento”, frangente sinottico per cui una determinata area geografica, insistente sul versante montuoso opposto rispetto a quello direttamente esposto alla corrente dominante (effetto “Stau”), subisce una progressiva compressione della massa d’aria ai medi e bassi livelli, con un conseguente riscaldamento e seccamento della stessa (effetto “Fohn”).
Il maltempo potrebbe altresì risultare apprezzabile sui comparti medio-ponentini, sia costieri che interni, oltre che, pur in minor misura, sulle testate appenniniche comprese tra la val Trebbia e la val d’Aveto.
La quota neve si attesterà ovunque oltre i 1100/1200 metri di quota.

Dalle ultime corse modellistiche dei principali GM (Global Models) traspare la possibilità che quella di metà settimana possa essere l’ultima velleità simil invernale. Sembra infatti che da sabato 28 Marzo l’anticiclone atlantico voglia tornare a sedersi sul trono, e rimanervi ancorato per parecchio tempo. Chissà che nel lungo termine ciò non si riveli come la giusta cura alle profonde ferite di geopotenziali radicatesi in sede mediterranea durante gli ultimi mesi.