Con la giornata di ieri si è concluso il mese di Settembre, che sulla carta dovrebbe essere il primo mese autunnale (difatti, l’autunno meteorologico viene fatto cominciare proprio il 1 Settembre), ma che di fatto si è travestito da vero e proprio mese estivo, basti vedere la mappa sopra allegata: l’anomalia positiva di geopotenziale a 500 hPa ha interessato tutta l’area del Mediterraneo occidentale, e in misura ancora maggiore il Nord Europa. Tra una settimana circa verranno rese pubbliche anche le anomalie di temperatura sul nostro Paese, e tutto lascia pensare che gran parte della Penisola abbia viaggiato su valori ben superiori rispetto alla media climatologica. A supporto di questa considerazione va aggiunta anche la grave siccità che diverse zone della nostra regione (e non solo) hanno subito negli ultimi 4 mesi, e solo parzialmente mitigata dalle piogge, in alcune zone anche abbondanti) cadute il 26 Settembre. A tal proposito occorrerebbero ricerche ed analisi più approfondite, ma pare abbastanza evidente come nel nuovo trend climatico il mese di Settembre sia stato “inglobato” dalla stagione estiva, mentre sempre più spesso i primi spunti autunnali vengono osservati solo dal mese di Ottobre.
Venendo, invece, ai giorni nostri, c’è subito da analizzare il prossimo passaggio di chiaro stampo autunnale, e che ci vedrà coinvolti tra domenica e la mattina di lunedì, con la fase cosiddetta “prefrontale”, e nel pomeriggio di lunedì quando la nostra regione sarà investita dal fronte freddo.
Una vasta saccatura atlantica, infatti, nei prossimi giorni si estenderà fin verso la Penisola Iberica richiamando flussi sciroccali al suolo in risalita dal Mar Tirreno, i quali, probabilmente, almeno temporaneamente, andranno a convergere con i venti da nord in uscita dalle valli genovesi. Dall’immagine sottostante, relativa alla notte di domenica su lunedì, si nota bene in verde come l’enorme saccatura atlantica riesca a raggiungere parte della Francia, mentre le sue propaggini arrivano fin verso la Spagna.
Come ben sappiamo, tale configurazione è da monitorare in quanto responsabile, il più delle volte, di importanti accumuli pluviometrici, anche se in ristrette zone di territorio. Ancora è presto per entrare in ulteriori dettagli, ma riteniamo sia appunto da attenzionare particolarmente la giornata di domenica ma soprattutto quella di lunedì, perchè, come si è detto è previsto anche il passaggio del fronte vero e proprio, il quale dispenserà piogge da ovest verso est. Al momento possiamo ipotizzare possa essere il settore centro-orientale quello maggiormente coinvolto dai fenomeni.
Al termine di questa fase piovosa è lecito attendersi una pausa dalle precipitazioni, verosimilmente a partire da giovedì prossimo, e che potrà durare almeno 7-10 giorni. La pressione atmosferica sarà in netto rinforzo e a prevalere potranno essere le correnti nord-orientali, più secche per le nostre lande. Le giornate saranno tipicamente divise in due, ovvero al mattino fresche, ma con temperature in netta ripresa nel pomeriggio.
Vi invitiamo a seguire tutti i prossimi aggiornamenti.