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SETTIMANA ALL’INSEGNA DELLA VARIABILITÀ IN UN CONTESTO FREDDO PER IL PERIODO

La primavera meteorologica è iniziata, come ormai tutti sapranno, il 1 marzo, e sul fatto che sia stata assai poco piovosa, almeno nella sua prima metà, è cosa anch’essa ormai nota, almeno per quanto riguarda il nord-ovest italiano. Fino ad una settimana fa scorrevano su tutti (o quasi) i telegiornali immagini impietose di fiumi e torrenti a secco, a livelli quasi estivi. E questa cosa ci deve far riflettere, perché è proprio tra l’inverno e la primavera che dovremmo fare il pieno di acqua piovana, per compensare il calo fisiologico che ovviamente avverrà nei mesi estivi. E non induca in errore l’idea che il fronte perturbato che ci ha interessato lo scorso weekend abbia risolto tutti i problemi idrici, soprattutto di quelli di altre regioni, come la Lombardia e il Piemonte.

Dalla carta qui sopra postata si evidenzia come, negli ultimi 40 giorni, figure di alta pressione si siano via via alternate condizionando il tempo in maniera pesante su tutto il centro-ovest europeo (si noti, ad esempio, la forte anomalia positiva di altezza di geopotenziale instauratasi sul Regno Unito).

Si diceva dell’ultimo peggioramento, quello che ha portato un po’ di “ossigeno” in Liguria ma non solo: anch’esso è figlio dell’assetto meridiano (movimenti dell’aria da nord verso sud e viceversa) che ha caratterizzato in generale l’andamento meteo-climatico in Europa degli ultimi 30-40 giorni. Bloccato quasi del tutto il flusso zonale, ovvero quello classico da ovest verso est, è normale, quindi, avere sbalzi termici non di poco conto: sulla nostra penisola, ma anche in altri paesi europei, diversi record storici di temperatura per il periodo sono stati abbattuti, prima al rialzo e poi al ribasso.

Ma, venendo alla stretta attualità, possiamo affermare con una certa sicurezza che ci attendono giornate caratterizzate da dinamiche orientali, come si può notare dalla mappa mostrata qui in basso, relativa a venerdì.

Fossimo in inverno ci appresteremmo a vivere un periodo decisamente freddo e secco, ma, visto che siamo in Aprile, le cose andranno ovviamente in maniera diversa. Tanto per cominciare il freddo verrà avvertito solo nella notte e nelle prime ore del mattino: durante il giorno il Sole farà il suo “sporco” lavoro. Al tempo stesso, però, complice il riscaldamento che avverrà nei bassi strati, si ritiene possa esserci un po’ di instabilità pomeridiana, almeno per quanto riguarda le zone collinari e montuose della nostra regione. Gli sconfinamenti costieri vari ed eventuali, invece, andranno studiati ed analizzati di volta in volta in sede previsionale.

Per quanto tempo possa andare avanti questo tipo di tempo, ora, non è dato sapere, ma è ragionevole pensare possa durare almeno fino al prossimo weekend, o addirittura andare oltre, “intaccando” anche i primi giorni della prossima settimana.