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TORNA L’AUTUNNO E CON ESSO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Una settimana fa circa ci trovavamo in queste sedi a commentare scenari ormai prettamente invernali: le temperature calavano sotto le raffiche della tramontana e la neve cadeva fino a quota di medio-bassa collina. Proprio quando sembrava che la stagione fredda si fosse ormai insediata sui nostri lidi, ecco che l’autunno bussa nuovamente alla porta, pronto a dare ancora prova di sé.

Ed ecco che oggi, guardando lo scacchiere barico europeo, sembra di essere tornati un mese indietro: una poderosa saccatura, alimentata da aria relativamente fredda, di matrice polare-marittima, approccia il Mediterraneo, innescando un richiamo assai profondo di correnti sciroccali, foriere di masse d’aria molto calda, di estrazione sub-tropicale continentale, lungo tutto il canale tirrenico, fino al nord-italia. Qui il flusso umido troverà ad attenderlo il cuscino di aria fredda nel frattempo sedimentatosi nella bassure padane.

Il sub-strato freddo preesistente si porrà alla stregua di un dorso montuoso, contro cui i venti meridionali impatteranno, venendo scalzate violentemente verso l’altro e dando così vita a reiterati processi convettivi, sfocianti nella genesi di una linea temporalesca di natura “autorigenerante” sul settore a cavallo tra il savonese e il genovese. Nelle prossime ore, piogge più o meno intense, ma soprattutto persistenti torneranno quindi ad impegnare i bacini imbriferi che già erano stati portati al collasso poche settimane or sono e che ancora oggi mostrano segni di assoluta fragilità. Insomma, al via un nuovo giro di giostra, tra frane, smottamenti e allagamenti, tenuto conto del fatto che, questa volta – proprio come in Autunno – la quota neve (elevata) non riuscirà a tamponare apprezzabilmente la corrivazione delle acque nei vari impluvi.

Questo è il quadro che ci porteremo innanzi fino grossomodo alla giornata di giovedì 19, quando il rinforzo delle correnti oceaniche darà un taglio all’alimentazione della saccatura, che si isolerà in “goccia fredda” e sprofonderà verso il nord-Africa, concedendo ai nostri lidi una breve tregua dai fenomeni.

Sarà appunto breve, poichè nel frattempo ad ovest si starà preparando il piatto forte di questa fase di maltempo. Venerdì 20 dicembre, un vasto ed intenso sistema di bassa pressione irromperà franca sul Mediterraneo, arrecando una recrudescenza delle condizioni meteorologiche sul nord-Italia e sulla Liguria, con piogge (questa volta) diffuse, anche a sfondo temporalesco, forti venti meridionali e mari proibitivi. Gli apporti pluviometrici complessivi saranno molto elevati e altro non faranno se non aggravare lo stato di stress idraulico/idrogeologico della miriade di bacini, di piccole e medie dimensioni, di cui si compone la nostra regione.

Per un deciso miglioramento occorrerà pazientare fino alla giornata di sabato 21, con il definitivo allontanamento verso est del fronte perturbato e il contestuale approssimarsi da ovest di una circolazione di tipo anticiclonico.