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DOPO UN ASSAGGIO DI PRIMAVERA, UN RITORNO ALL’AUTUNNO

Mappa di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo prevista dal modello GFS per le 19 di domenica. In rosso sono indicate le correnti sciroccali al suolo in risalita dal Tirreno meridionale

La prima settimana di marzo volge al termine, contraddistinta da giornate serene, terse, limpide e con temperature al di sopra delle medie stagionali. Con essa, volge altresì al termine l’attuale fase di tempo stabile, lasciando spazio ad un periodo più dinamico, associato a precipitazioni anche intense, come in occasione dell’imminente passaggio perturbato tra domenica e lunedì.

I modelli globali concordano infatti sulla configurazione barica che si instaurerà a partire da sabato: una vasta saccatura atlantica si dirigerà verso la penisola iberica, creando un profondo minimo depressionario (fino a 975 hPa) al largo delle coste portoghesi. Ciò innescherà un considerevole richiamo di aria mite e umida sul Mediterraneo centro-occidentale, veicolata dalle coste africane verso il Nord-Ovest italiano tramite correnti sciroccali (vedi immagine di copertina).

Carta dei venti a 850 hPa (1500 m di quota) prevista dal modello GFS per le 19 locali di domenica

Relativamente alla Liguria, si prospetta dunque un passaggio perturbato dai connotati prettamente autunnali: i flussi meridionali presenti sia al suolo che in quota (vedasi immagine sopra), forieri di un ingente apporto di umidità e vapore acqueo, esalteranno la formazione e lo sviluppo di precipitazioni localmente intense, specie in prossimità della confluenza tra i due venti con caratteristiche agli antipodi, divenuta ormai familiare a buona parte dei liguri: lo scirocco mite ed umido in risalita dal Tirreno e la tramontana in uscita dalle vallate appenniniche.

Occorre tuttavia ricordare come il calendario contribuisca a smorzare l’azione di una simile configurazione: attualmente il mare registra la temperatura più bassa dell’anno (le ultime rilevazioni della temperatura superficiale del Mar Ligure si attestano fra 13°C e 14°C), offrendo un quantitativo di energia potenziale convettiva di gran lunga inferiore rispetto ai mesi autunnali.

Cionondimeno, tale passaggio risulta comunque degno di attenzione, in particolare per la sua evoluzione: ad oggi infatti, persistono alcune differenze tra i modelli. Se per alcuni di essi il passaggio risulta rapido e destinato a esaurirsi già nella mattinata di lunedì, altri prevedono una traslazione verso est più lenta, con conseguente persistenza dei fenomeni e maggiori cumulate pluviometriche.

Nelle prossime ore, una volta disponibili le emissioni dei modelli ad alta risoluzione, sarà possibile definire più nel dettaglio le zone più colpite e i relativi accumuli piovosi. In ogni caso, sulla base degli ultimi aggiornamenti dei modelli a bassa risoluzione, è già possibile individuare nell’area compresa tra Savona e Portofino la porzione di territorio come soggetta alle precipitazioni più intense, con probabili cumulate superiori a 100 mm entro la mattina di lunedì.

Come da consuetudine, vi esortiamo a sfruttare al meglio la rete osservativa dell’associazione, sia quella statica che in tempo reale, assieme ai puntuali aggiornamenti diffusi sui canali social.