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Il Luglio più caldo degli ultimi 25 anni

E’ senza dubbio il luglio più caldo degli ultimi 25 anni. I dati sono parziali e riguardano solamente e ovviamente i primi 16 giorni del mese, ma analizzando le temperature registrate dalla stazione meteo dell’Università di Genova di villa Cambiaso la media di questa prima metà del mese è di gran lunga superiore persino alla terribile e mai dimenticata estate dell’ormai lontano 2003.

Oltre due gradi in più (27.6°C) rispetto alla media registrata nel 2003 (25.2°C), addirittura 4 gradi in più se la rapportiamo allo scorso anno quando la temperatura media di tutto mese di luglio si attestò a 23.3°C.

Nulla di nuovo, o quasi, sul fronte meteo, per la giornata odierna, con le temperature minime che, lungo la costa si sono attestate tra 23 e 25 gradi mentre le massime non subiranno particolari variazioni oscillando tra 28 e 32 gradi, con qualche possibile punta più elevata nelle zone interne dove l’effetto mitigazione del mare non ha rilevanza.

L’alta pressione sub-tropicale raggiungerà la sua massima influenza, quest’oggi, nelle zone centrali della penisola italiana, mentre da ovest deboli infiltrazioni di aria atlantica più fresca potranno causare locali attività temporalesche su Alpi, prealpi e Appennini, portatrici di refrigerio temporaneo nelle zone esposte come le Alpi Marittime o il comprensorio della val d’Aveto.

I cieli si manterranno sostanzialmente poco nuvolosi o localmente “sporcati” dal passaggio di nubi medio-alte mentre l’umidità, la vera nemica per la nostra regione, anch’essa si manterrà su valori piuttosto alti creando moderato disagio fisiologico soprattutto durante le ore più calde della giornata.

Il mare, generalmente quasi calmo o poco mosso sta immagazzinando una quantità di calore decisamente importante e la sua temperatura superficiale piuttosto elevata (oscilla fra 27 e 28 gradi) si sta propagando in profondità determinando un abbassamento di quello che in gergo viene chiamato “termoclino” ovvero la zona di transizione tra lo strato superficiale più caldo e quello profondo nettamente più freddo.

Le conseguenze? Speriamo di non scoprirle in autunno, quando l’energia accumulata, se non dissipata per tempo con le prime “rotture” estive tra la fine di agosto e il mese di settembre, potrebbero creare carburante inesauribile alle perturbazioni atlantiche.

Buongiorno Liguria!!!