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DUE GIORNI DI PASSIONE PER LA LIGURIA

Carissimi Limettiani,

non più tardi di sette giorni fa raccontavamo una giornata fortemente perturbata, accompagnata da temporali con l’inconfondibile forma a V, inequivocabile sintomo di una convergenza tra due venti di natura opposta.

La meteorologia, nostra linfa vitale, ci ha dato appuntamento a domani, per descrivere quarantotto ore all’insegna di un nuovo impulso perturbato, che sottoporrà la Liguria a un notevole stress idrogeologico.

Un’ampia ed estesa saccatura, di matrice atlantica, scenderà verso la penisola iberica, innescando un richiamo dai quadranti meridionali sull’Italia. Anche la nostra regione sarà dunque coinvolta da tale flusso sciroccale, assieme all’ingente carico di umidità ad esso associato, favorendo così lo sviluppo di precipitazioni diffuse e persistenti. Tutto ciò in netto contrasto con la tramontana, in uscita dai valichi appenninci più bassi, che darà luogo alla famigerata convergenza, in corrispondenza della quale si verificheranno i fenomeni più intensi. Gli ultimi aggiornamenti modellistici individuano un’area compresa tra Savona e il promontorio di Portofino come teatro di scontro tra i due venti antagonisti.

Venti al suolo previsti dal modello a scala locale AROME per la serata di mercoledì 16

Ad offrire seri motivi di preoccupazione per il nostro territorio giungono due aspetti: il primo è il quadro barico a livello europeo, contraddistinto da un poderoso promontorio anticiclonico che dai Balcani si estende fin verso le latitudini scandinave, ostacolando l’evoluzione e l’avanzamento verso levante della saccatura presente sull’Europa occidentale. In secondo luogo vi è l’elevato tasso di saturazione dei terreni, specie quello del settore centrale, ampiamente provato dalle copiose piogge della prima metà di ottobre, come testimoniato dall’immagine di copertina.

Carta a 500 hPa del modello britannico UKMO, valida per le 2:00 (ora italiana) di giovedì 17

In occasione dell’imminente peggioramento, come da consuetudine, sarà cruciale monitorare con attenzione le ore antecedenti il passaggio del fronte, la cosiddetta fase prefrontale, sovente di difficile lettura per i modelli numerici, ancora più per una regione dall’orografia assai complessa come la Liguria.

Vi esortiamo dunque a sfruttare al meglio la rete osservativa dell’associazione, sia quella statica che in tempo reale, assieme ai puntuali aggiornamenti diffusi sui canali social.

Lo staff LIMET