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Ritorno a condizioni meteo più stabili

Siamo ormai giunti alle battute finali di un’importante fase meteorologica, contraddistinta per lo più da scambi meridiani di masse d’aria. Come, purtroppo, accade sempre più spesso negli ultimi anni, il deficit di ghiacci polari artici risulta essere una variabile molto importante nelle dinamiche atmosferiche, e in questa primavera, tra l’altro, è stato registrato il record negativo di estensione e di volume del pack artico. Mai così tanto ghiaccio si era sciolto da quando ci sono le rilevazioni satellitari. Tutto ciò si riverbera anche nella meteo di casa nostra. Infatti, come ben sappiamo, il ghiaccio marino ha un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio climatico: la sua superficie bianca riflette l’energia proveniente dai raggi solari che altrimenti verrebbe assorbita dal mare privo di ghiacci. Di conseguenza tutta l’area polare si riscalda maggiormente, venendo così a svilupparsi una minor differenza di temperatura fra il Polo e le zone a latitudini medio-basse. Chi ne paga maggiormente le conseguenze è la corrente a getto sub-polare, ovvero quel flusso di aria che si forma poco al di sotto della tropopausa, che fa fluire velocemente l’aria da ovest verso est, ed è direttamente proporzionale alla differenza di temperatura sopra citata. Minore, quindi, sarà questa differenza, minori saranno anche le velocità zonali che influiscono anche alle nostre latitudini. Ed è proprio ciò che è accaduto nelle ultime due settimane: la classica zonalità ha lasciato spazio ad un altro moto, quello meridiano: in poche parole lo scambio di masse d’aria avviene da nord verso sud (e viceversa). Il peggioramento che ha interessato in modo diretto anche la Liguria è figlio di questa situazione.

Il cambiamento, però, è alle porte. Ciò che rimane del Vortice Polare avrà uno “scatto d’orgoglio”  nei prossimi giorni: è previsto, infatti, un riaccorpamento delle masse d’aria artiche e polari e un conseguente aumento di vorticità. Si andrà quindi a rinforzare quel gradiente termo-barico fra le alte e medio-basse latitudini, di cui si è discusso prima. L’effetto principale a livello sinottico sarà un generale aumento delle velocità zonali, apprezzabile già dall’inizio della settimana prossima. Le depressioni torneranno a sfilare da ovest verso est al di là delle Alpi, mentre più a sud l’Anticiclone atlantico si distenderà maggiormente sui paralleli fin verso il bacino del Mediterraneo. Tuttavia saranno sempre possibili temporanee ondulazioni del getto, le quali andrebbero ad influenzare maggiormente il tempo sull’Italia settentrionale, arrecando potenziali veloci passaggi perturbati, da analizzare eventualmente nelle previsioni dei prossimi giorni. Seguiteci per rimanere aggiornati su tutto ciò che accadrà sulla nostra regione.