Buongiorno. Nella giornata odierna va rinforzandosi una nuova figura anticiclonica che porta stabilità atmosferica e clima più secco.
Il maggior soleggiamento potrebbe favorire, nel corso delle prossime ore, la formazione di un altro caratteristico fenomeno delle estati liguri: i temporali termoconvettivi. Il calore, che proviene dal suolo fin dalle prime ore del mattino, gioca un ruolo di fondamentale importanza per un temporale: l’aria calda sale di quota in un moto convettivo, quando arriva in una zona di pressione inferiore inizia ad espandersi e, quindi, a raffreddarsi. L’aria fredda non può trattenere tutta l’umidità dell’aria calda per cui l’acqua in più viene espulsa. Questa, a causa di un moto convettivo, forma le nuvole ed una volta che l’acqua contenuta in essa diventa eccessiva si ottiene la pioggia.
Non tutta la Liguria però è soggetta a questi fenomeni, anzi, le zone colpite frequentemente dai temporali termoconvettivi si contano sulle dita di una mano; si possono individuare le seguenti zone: Alpi Liguri, il comparto della Val Trebbia e della Val d’Aveto e, più di rado, la Val di Vara nello spezzino e la Valle dell’Erro nell’entroterra savonese.
Ma per quale motivo solamente in queste zone è più facile vedere “accendersi” un temporale? Nel caso delle Alpi Liguri, della Val Trebbia-Aveto e della Val di Vara, la causa va ricercata nella conformazione del territorio: i rilievi sono relativamente alti e superano i 1000 metri di quota, questo facilita di molto i moti convettivi, quasi come se i rilievi “accompagnassero” l’aria calda in quota. Nel caso della Val Trebbia, va rimarcata la presenza del Lago del Brugneto, che fornisce umidità. Diversa la zona della Valle dell’Erro che essendo una zona molto povera di vegetazione ed avendo rilievi piuttosto rocciosi vede quest’ultimi scaldarsi più velocemente e quindi attivarsi fenomeni di convezione più efficacemente.
Nell’immagine possiamo osservare le nubi cumuliformi formate sulla Val d’Aveto (webcam Limet installata presso il Lago delle Lame)