Carta delle anomalie di geopotenziale a 500 hPa relative al periodo 1-29 ottobre sull’Europa. Fonte: Reanalisi NCEP/NCAR
Statistiche alla mano, quello che dovrebbe risultare il mese più piovoso dell’anno, si è rivelato piuttosto avaro di precipitazioni per la Liguria. Nello specifico, l’areale compreso tra Ventimiglia e i quartieri occidentali del capoluogo, dal 1 al 28 ottobre, aveva totalizzato un accumulo pluviometrico mensile inferiore a 35 mm. Ancora più eclatanti gli accumuli delle stazioni ubicate nel savonese ed imperiese, dove addirittura non si raggiungevano i 20 mm. Discorso differente per il levante regionale, dove numerose stazioni meteo avevano già superato i 100 mm. Occorre puntualizzare come i suddetti accumuli siano il frutto di appena due perturbazioni, entrambe verificatesi nella terza settimana di ottobre.
La giornata di giovedì ha visto il transito di un fronte che ha bagnato in maniera complessivamente omogenea l’intera regione. Ciononostante, il mese di ottobre si chiude con appena tre passaggi perturbati degni di menzione. Uno scenario piuttosto anomalo per un mese contraddistinto da instabilità, precipitazioni diffuse e persistenti.
In questo senso, è eloquente il riscontro offerto dalla mappa delle anomalie di geopotenziale a 500 hPa, riportata in copertina: da essa infatti, si evince come il mese di ottobre, ad eccezione degli ultimi due giorni, sia stato caratterizzato dalla persistenza di un coriaceo promontorio anticiclonico esteso dalla penisola iberica fino alle isole britanniche. Di conseguenza, le tipiche perturbazioni atlantiche, trovandosi sbarrata la porta di ingresso sull’Europa occidentale, venivano confinate alle alte latitudini. Si creava così una lacuna barica sull’Europa orientale, trasformandola nel corridoio ideale per impulsi instabili e perturbati, mentre l’Italia settentrionale risultava interessata da correnti mediamente fresche ma secche.
Gli ultimi due giorni di ottobre hanno segnato un’inversione di tendenza rispetto al pattern medio del mese di ottobre, così come l’attuale fine settimana, che si preannuncia all’insegna della pioggia su buona parte della Liguria, specie nelle zone interne.
Spingendosi sul medio e lungo termine, le ultime emissioni modellistiche propendono per una ripresa del promontorio di alta pressione sul Mediterraneo centrale a partire da lunedì, garantendo condizioni stabili su gran parte dell’Italia. Tuttavia, l’Italia settentrionale sarà influenzata dalla presenza di correnti più umide, responsabili di nuvolosità a bassa quota, con possibilità di deboli piogge.

Ad eccezione del fine settimana di Ognissanti, la prima decade di novembre sembra dunque proseguire sulla falsariga di ottobre, con la “porta atlantica” destinata a rimanere ancora chiusa per l’Italia.

