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FASE TIPICAMENTE PRIMAVERILE MA CAMBIAMENTI ALL’ORIZZONTE

Siamo entrati da circa una settimana nella primavera meteorologica, che per convenzione viene fatta cominciare il 1 Marzo, quindi ben 19 giorni prima rispetto a quella astronomica. Marzo è noto ai più come mese “pazzo”, e come in tutti (o quasi) proverbi riguardanti la Meteorologia, anche per questo un fondo di verità esiste eccome. E’ il mese di transizione tra l’inverno che ci ha da poco lasciati e la primavera che è già alle porte. Pertanto gli scambi meridiani, ovvero movimenti delle masse d’aria da latitudini meridionali a quelle settentrionali e viceversa, non sono affatto merce rara, anzi. Ciò avviene perchè il vortice polare, ovvero quella profonda depressione di solito centrata sul Polo Nord, che prende forma in autunno e che raggiunge la sua massima espansione in inverno, comincia la sua fase di indebolimento proprio a partire dal mese di Marzo, quando a quelle latitudini iniziano a sopraggiungere i primi raggi solari. Viceversa le terre emerse che si trovano alle basse latitudini procedono spedite nel loro processo di riscaldamento superficiale.

Tra le tante fasi che possono susseguirsi durante questo mese, quello che possiamo dare per certo è che nei prossimi giorni, almeno fino al weekend dell’11-12 Marzo, tutta l’area del Mediterraneo occidentale, e quindi anche la nostra regione, osserverà una fase stabile con temperature decisamente primaverili grazie al consolidamento dell’alta pressione di matrice oceanica che raggiungerà la sua massima espressione nel triangolo compreso tra le isole delle Azzorre, la Penisola Iberica e il Marocco. Lungo la fascia costiera la colonnina di mercurio non avrà molta difficoltà a raggiungere anche i 20°C.

Ma, come detto prima, Marzo è anche il mese di repentini capovolgimenti di scenari meteo: quella che al momento pare essere un’ipotesi, anche se piuttosto accreditata in quanto già osservabile sul lungo termine dai principali modelli globali, ma che potrebbe concretizzarsi proprio all’inizio della prossima settimana, vedrebbe l’infiltrazione di aria fredda da nord-est sulle regioni settentrionali, mentre ad ovest si affaccerebbe una saccatura di origine nord-atlantica colma di aria più fresca ma instabile, la quale, passando dalla Valle del Rodano, innescherebbe una ciclogenesi sul Mar Ligure. Pertanto, se questa tendenza dovesse essere confermata nei prossimi giorni, si potrebbero porre le basi per rivedere la neve sul nostro appennino a quote di tutto rispetto per il periodo. Da quel momento in poi sarà quindi possibile entrare in una fase molto dinamica con rimonte anticicloniche subito seguite da ingressi perturbati di stampo nord-atlantico.

Non mi rimane quindi che invitarvi calorosamente ad aggiornarvi quotidianamente sul nostro sito e sui nostri social. Seguiremo passo dopo passo le vicende del mese di Marzo, che si preannunciano del tutto interessanti.