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Fiume Entella e bacini del medio-levante, sorvegliati speciali.

La stress di idrogeologico che stanno attraversando in queste ora i bacini di levante è davvero importante, come avete potuto apprendere; in queste ore si sta aggiungendo anche il vento forte a destabilizzare il territorio.
Al momento è stata più la diffusione di rovesci moderati-forti ad alimentare le piene dei corsi d’acqua, che l’intensità delle piogge. Non stiamo parlando, infatti, di temporali semi-stazionari, alluvioni lampo che si concentrano su una vallata, magari risparmiando quella vicino; in questo tipo di eventi è possibile osservare ratei di precipitazione nell’unità di tempo molto più elevati di quelli registrati quest’oggi, ma si stanno verificando rovesci di pioggia estesi e persistenti.

Tuttavia, le ultime emissioni dei modelli più performanti ad alta risoluzione confermano la tendenza all’inasprimento dei flussi meridionali nelle prossime ore (la burrasca di ostro/libeccio raggiungerà il picco in serata) che potrebbero innescare la risalita di nuclei instabili dalla costa verso l’interno, producendo un ulteriore e massivo carico di precipitazioni. I fenomeni insisteranno sempre sulla medesima area, vale a dire quella del medio-levante: picchi particolarmente elevati su tutto il bacino idrografico del fiume Entella per quanto riguarda il versante marittimo e sui bacini Trebbia-Aveto, per quanto riguarda il versante padano dell’Appennino.

Pertanto, osservati speciali per possibili esondazioni i grandi bacini del medio-levante, sebbene, in caso di instabilità costiera serale, o di rovesci particolarmente violenti e prolungati, non escludiamo che si possa verificare qualche allagamento, o che localmente possa entrare in crisi l’orografia minore (torrenti come il S.Francesco a Rapallo, il Petronio a Sestri Levante).

Prestare attenzione, infine, ai numerosi detriti e agli smottamenti.