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PERCEZIONE CORPOREA DEL CALDO

Nei mesi estivi quando il caldo diventa assoluto protagonista, si sente spesso parlare di INDICE DI CALORE.
Questo parametro si misura dalla combinazione tra la temperatura e il tasso di umidità relativa presente in un determinato luogo.

Se la temperatura risulta accompagnata da un alto tasso di umidità, il nostro fisico percepirà una sensazione di caldo maggiore, in quando l’indice di calore sarà più elevato.
Viceversa, se la stessa temperatura è accompagnata da un tasso di umidità minore, la nostra percezione di caldo si ridurrà, alla stregua di un indice di calore più basso.

Potete trovare i dati di temperatura e umidità aggiornati in tempo reale sulla Rete Limet: http://bit.ly/ReteLimet


Come si calcola questo parametro? Esiste un diagramma denominato “Curva di Scharlau” o volgarmente “curva dell’afa”, che associa la temperatura dell’aria con il valore dell’umidità relativa. Ogni punto sulla curva rappresenta la temperatura che il nostro corpo realmente percepisce in un determinato momento.


Volendo fare un esempio, se nella nostra città si registrano 29° con un tasso di umidità relativa al 90%, il nostro corpo avvertirà un indice di calore di 37,1° (quindi molto elevato, con conseguente forte disagio fisiologico).
La medesima temperatura, ovvero 29°, ma accompagnata da un tasso di umidità al 20%, verrà avvertita dal nostro corpo con un indice di calore di soli 27,5°, quindi di complessivo benessere. Da ciò si evince che il massimo disagio da caldo si ha quando le alte temperature sono associate ad alti tassi di umidità relativa.