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SI CAMBIA: PIOGGIA E NEVE IN ARRIVO

La stabilità giunge agli sgoccioli. A partire dalla giornata di domani, l’approssimarsi da ovest di una vasta saccatura depressionaria causerà un marcato deterioramento del tempo sul nord-ovest italiano, Liguria compresa, con piogge e nevicate diffuse.

Si schiude un’altra giornata serena sulla nostra regione, inserita all’interno di un quadro termico assai sfaccettato: per quanto concerne le riviere si va dai +2/3°C dello spezzino fino ai +10/12°C dell’imperiese, passando per i +3/+4°C del Tigullio, i +5/+7°C del genovesato e i +7/+10°C del savonese. Simili, se non maggiori, differenze le rinveniamo nell’entroterra, che dai +3/+5°C dei pendii di medio-alta collina e i -1/-2°C delle vette appenniniche ci fa balzare ai -6/-9°C dei fondovalle padani più profondi, come è il caso di Rezzoaglio (GE), in alta val d’Aveto (-8.8°) o di Loco di Rovegno (GE), in alta val Trebbia (-7.3°C). Ancora tesa la ventilazione settentrionale con raffiche agevolmente superiori a 40/50 km/h tra savonese e genovese. Insomma, un film già visto e rivisto.

Tuttavia, qualcosa si muove: giunti ormai alle battute finali di questo Gennaio, così freddo e così avaro in termini precipitativi per il nord-Italia, da qualche giorno, osservando le proiezioni probabilistiche dei principali modelli su scala globale, è possibile scorgere un primo serio tentativo di cambiamento da parte dell’atmosfera.

Cruciali per comprendere quale strada vorrà intraprendere la prima decade di Febbraio, saranno le prossime ore, teatro di un’interessante switch circolatorio, figlio dell’interazione tra i due colossi barici protagonisti, in questo momento, del panorama europeo: da una parte l’esteso lago di aria gelida presente nei bassi strati dei settori orientali, eredità del tipo di pattern protrattosi fino ad ora, dall’altra le umide e (più miti) correnti oceaniche, in questo frangente sotto le vesti di un’imponente saccatura depressionaria, con centro motore dislocato a sud dell’Islanda.

Ebbene, nella giornata di domani, Venerdì 27, detta saccatura si getterà sulle tiepide acque del Mediterraneo, innescando così un profondo richiamo di correnti meridionali verso il Tirreno e il nord-ovest italiano, che sperimenterà un celere aumento della nuvolosità e l’insorgenza delle prime deboli/moderate precipitazioni, a carattere nevoso fino a quote di bassa collina o pianura tra l’entroterra ligure e il Piemonte sud-occidentale. Ma si tratterà solo di un antipasto, in attesa della parte più corposa del guasto meteo, che si concretizzerà tra la notte e la mattinata di Sabato 28, contestualmente alla formazione di un minimo ciclonico in corrispondenza delle isola Baleari.

Ancora tutti da valutare eventuali sconfinamenti dei fiocchi sul tratto costiero compreso tra la città di Savona e quella di Genova; molto dipenderà dalla reale intensità della fenomenologia, oltre che dalla quantità di freddo pellicolare presente in Pianura Padana, vera e propria stazione di rifornimento per la nota Tramontana scura.

A seguire, stando alle ultime emissioni modellistiche, l’insormontabilità del lago gelido di cui si accennava sopra, spingerebbe il sistema depressionario a sganciarsi dalla circolazione principale, isolarsi in “goccia fredda” e, infine, sprofondare verso il nord-Africa, determinando in questo modo un progressivo spegnimento della fenomenologia sui nostri lidi entro la notte/alba di Domenica 29.

Buongiorno Liguria.