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UN PO’ DI ARIA FREDDA IN INGRESSO 

Dopo i venti di Foehn che hanno interessato la Pianura Padana nella giornata di ieri (domenica) questa mattina lo scenario eolico al suolo è cambiato radicalmente.

L’aria fredda in discesa dalle latitudini artiche ha in parte aggirato l’arco alpino e in maniera più attenuata si è presentata da est, con un rientro di correnti dall’alto Adriatico verso il Piemonte. 

L’aria fredda tende ad ammassarsi oltre l’Appennino laddove i contrafforti montuosi lo consentono, determinando un tempo freddo e umido (il cosiddetto “Gaigo”). Lungo le coste invece prevale un’azione di sottovento (quindi più secca e calda), anche se un po’ di aria fredda riesce a tracimare dalle vallate principali con un certo grado di foschia (travaso padano)

La convergenza eolica tra il vento da nord del settore centro-occidentale (più freddo) e una corrente da nord-est (più secca) che tracima dall’Appennino orientale, crea una piccola linea di convergenza visibile in mare aperto (si tratta di una schiera di nubi cumuliformi che si origina dalla confluenza dei due venti sopra citati). 

Da notare anche il quadro termico da un capo all’altro di un versante montuoso, in questo caso il Beigua: sul lato sopravvento il termometro è attestato tra 10 e 11° (Zona di Urbe); sul lato sottovento si sale sopra i 20° (Zona di Arenzano e Varazze).